Prima domenica di stop alla circolazione ad Avellino, come sancito dall’ormai famosa ordinanza n. 161 del 30 aprile 2019.
Non ci sono targhe alterne, il divieto vale per tutti.
Nell’ordinanza si legge che c’è “divieto di circolazione per tutti gli autoveicoli e motoveicoli ad eccezione di quelli elettrici, alimentati con motore ibrido, metano, Gpl ed euro 6”.
Una indicazione generica che ha creato non pochi problemi, secondo le segnalazioni pervenute in redazione.
Manca un orario, innanzitutto. Nell’ordinanza viene indicato semplicemente “domenica”, non è stato specificato un orario.
Possibile una distrazione del genere?
Oppure è un fatto voluto?
Se è un fatto voluto, significa che quanti hanno circolato nella notte scorsa, un minuto dopo la mezzanotte di sabato 4 maggio, hanno rischiato di essere multati.
Altrettanto significa che automobilisti e motociclisti che non siano alla guida di quei mezzi esclusi dal divieto, dovranno restare bravi e fermi fino alla mezzanotte di oggi 5 maggio 2019, senza potere utilizzare i propri mezzi.
Questo è solo uno dei tanti motivi di discussione per una ordinanza che è sbagliata.
Gli errori?
Ci sono i cervelloni, gli avvocati, gli esperti che fanno questo di mestiere, ovvero redigere atti in modo corretto. Siano altrettanto bravi a individuare gli errori e annullare l’ordinanza in autotutela, non c’è da vergognarsi nell’ammettere di avere sbagliato.
Noi intanto cominciano a fornire uno per volta i motivi di annullamento dell’ordinanza, svolgendo il nostro lavoro in modo concreto, evitando chiacchiere e promesse.
Quelle sono specialità dei candidati sindaco che stanno perdendo una grossa occasione per dimostrare di essere dalla parte dei cittadini, ovvero facendo revocare una ordinanza sbagliata.