Avellino: la pietra lavica di Piazza Libertà è in odore di mafia? La risposta del Comune

Dal Segreterio comunale Vincenzo Lissa abbiamo ricevuto la nota che qui di seguito pubblichiamo, relativa al servizio apparso l’8 gennaio scorso su Irpiniaoggi (LEGGI QUI) attraverso cui avevamo posto precisi quesiti, ai quali viene fornita ora la risposta.

Aderendo alla richiesta e considerando la disponibilità degli uffici comunali di potere esaminare l’intera documentazione, l’autore dell’articolo in questione Claudio Rossano si attiverà personalmente per verificare se ci sono state nostre eventuali inesattezze, da parte nostra, e p per le quali non avremo difficoltà a darne atto.

Daremo egualmente conto, nel caso dovessero energere eventuali aspetti non convincenti rispetto a quanto riportato nell’articolo.

Intanto emerge, nella parte finale della precisazione, che ancora non è stato effettuato il collaudo amministrativo perchè si attende la necessaria certificazione per installare l’opera d’arte, tanto discussa, dell’artista Calò.

Assicurando di non avere inteso mettere in discussione la richiamata onorabilità delle professionalità in servizio presso il Comune di Avellino, pubblichiamo intanto il testo della richiesta di precisazione, sia nella versione in pdf che in modalità testo, e continueremo a seguire la vicenda.

Oggetto: Intervento di Riqualificazione Piazza Libertà Sistemazioni Superficiali
In riferimento all’articolo pubblicato sulla testata giornalistica Irpinia Oggi: “Avellino: la pietra lavica di Piazza Libertà è in odore di mafia?”, il Commissario straordinario, Giuseppe Priolo, dopo aver attivato una verifica interna agli uffici tecnici del Comune, ha disposto la trasmissione, per la pubblicazione, dell’allegata relazione tecnica, a tutela dell’onorabilità delle professionalità interne all’Ente che hanno contribuito, ognuno per la propria competenza, alla realizzazione dell’opera, nonché a garanzia del principio della trasparenza dell’azione amministrativa della P.A.
Si prega, pertanto, di pubblicare integralmente il presente comunicato e la relazione allegata, a norma delle vigenti disposizioni sulla comunicazione a mezzo stampa.
Il Segretario Comunale nella qualità di
Coordinatore della Comunicazione istituzionale dell’Ente

Comunicato Stampa(5)

COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Intervento di Riqualificazione Piazza Libertà Sistemazioni Superficiali In riferimento all’articolo pubblicato nei giorni scorsi su Irpinia Oggi relativo alla pietra lavica di Piazza Libertà, il RUP, il D.L. ed il Collaudatore in c.o. dei lavori di Riqualificazione di P.zza Libertà, su richiesta del Commissario Straordinario, chiariscono quanto segue:
– il maggior utilizzo della pietra lavica impiegata in luogo della “pietra bianca calcarea”, prevista da progetto, è scaturito dalla necessità di ottimizzare il pacchetto della pavimentazione, in virtù della conservazione delle “strutture realizzate in blocco di tufo, con copertura a botte” e dei “fognoli” rinvenuti nel corso di esecuzione
della prima fase di lavorazione di scavo e movimento terra e del contenimento degli scavi a sezione aperta, nonché del rinvenimento degli impianti quasi affioranti su via De Sanctis;
– tale soluzione progettuale è contenuta nella variante in c.o. (a parità di costo) che ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio prot. 5806/2015,
– i materiali utilizzati per la pavimentazione di Piazza Libertà, con verbale di accettazione degli stessi del D.L. del 19/06/2015,scelti di concerto con i referenti della Soprintendenza delle Belle Arti, in coerenza con il capitolato sono:
“pietra bianca calcarea”, P.M. Pietre s.r.l., località c/da Calaggio, Bisaccia, Avellino;
“pietra lavica dell’Etna”, fornita dalla CALCEM s.r.l., Mirto, Messina, con area di estrazione a Camporotondo Etneo, che rientra nel Distretto della Pietra Lavica dell’Etna;
– i lavori di riqualificazione di Piazza Libertà sono stati ultimati il 12 luglio 2017, giusto certificato di ultimazione dei lavori redatto dal D.L.,
– la CALCEM S.r.l., fornitore della pietra lavica, non ha, né ha avuto, alcun rapporto contrattuale con il Comune di Avellino, avendo questo Ente appaltato i lavori, a seguito di procedura aperta, all’ATI: “LA PALMA 73 Soc. Coop., mandataria – LEUCONOE Soc. Coop., mandante” con sede in Via Marconi n°5, 80078 Pozzuoli (NA);
– la tipologia di fornitura non rientra tra le attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa, come stabilito dall’art. 1, c. 53 della Legge n. 190/2012;
– agli uffici tecnici comunali non risulta nessuna interdittiva antimafia nei confronti della CALCEM S.r.l., mentre da quanto si apprende dai giornali locali della Città di Messina:"La Dia messinese ha posto i sigilli al patrimonio di un imprenditore vicino alla CALCEM S.r.l., che è stata sottoposta a sequestro di prevenzione
il 18 luglio 2017". Questa misura inciderebbe sul patrimonio dell'imprenditore messinese (non sull’esercizio dell’attività dell’azienda);
-l’eventuale “sequestro di prevenzione” sarebbe, in ogni caso, successivo alla chiusura dei lavori di Piazza Libertà, intervenuta in data 12/07/2017;
– il collaudo amministrativo di Piazza Libertà non è stato ancora terminato dalla Commissione di collaudo, in quanto si attende il rilascio dell’Autorizzazione sismica da parte del Genio Civile di Avellino per la fondazione dell’opera d’arte da installare (L’Angelo dell’artista irpino Carmine Calò);
– agli atti dell’Ufficio LL.PP. del Comune ci sono tutti i documenti relativi alla variante in c.o. e tutte le certificazioni e prove sui materiali utilizzati nei lavori di ‘Riqualificazione Piazza Libertà.

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