Avellino-Rocchetta, si cambia? Un tuffo nel passato in attesa di un treno “vero”

Al taglio del nastro del Treno dell’Irpinia che attraversa i suggestivi paesaggi della tratta Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, per un guasto tecnico non c’era la celebre «signorina», ossia l’attesa locomotiva a vapore, sostituito da una più efficiente diesel a fare le veci di quella  rimasta in garage, 

C’erano, invece, il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, con la presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio che quella tratta la conosce bene per avere viaggiato da Lioni verso il capoluogo quando era una ragazzina. E poi il presidente della Fondazione Fs Mauro Moretti con il direttore generale Luigi Cantamessa, il sindaco uscente di Avellino, Paolo Foti e tanti candidati alle amministrative del capoluogo irpino a distribuire sorrisi e cercare consensi, distribuendo “santini”, guardando distrattamente i dipendenti della Ipercoop che erano lì a cercare solidarietà.

L’attenzione dei passeggeri in attesa di salire sul treno storico era rivolta però al percorso da affrontare, ai personaggi con costumi d’epoca per intrattenere i viaggiatori con performance teatrali, agli alunni dell’Istituto Comprensivo del Rione Ferrovia che hanno accolto con la loro musica gli ospiti del viaggio nel passato. Meno attenzione verso i politici che prendevano posto negli scompartimenti accompagnati da lunghi codazzi di  fidati galoppini, dopo avere proposto i pomposi discorsi infarciti da retorica, promesse e autocelebrazioni.

Più che un treno storico, agli irpini farebbe assai più comodo un collegamento ferroviario ed efficiente, visto che ormai i mezzi su gomma (autobus) continuano a perdere pezzi per strada ed essere inaffidabili per sicurezza e puntualità.

Il primo a parlare è stato il Sindaco Paolo Foti: «La vocazione dell’Avellino-Rocchetta è quella turistica, il treno metterà in condizione di visitare la nostra bellissima provincia e di apprezzarne la natura come le eccellenze enogastronomiche» trovando ampio sostegno dal Presidente di Fondazione FS, Mauro Moretti: «Questa linea è importante per il turismo in Irpinia, ma ha anche una valenza storica da non dimenticare e va rivitalizzata nella sua interezza».

Quindi il Governatore Vincenzo De Luca, con toni trionfalistici, ha sentenziato: «Avevamo preso un impegno e lo abbiamo onorato, guardiamo al futuro turistico e siamo solo all’inizio delle operazioni, presto completeremo l’elettrificazione della rete ferroviaria Benevento-Avellino-Salerno, abbiamo fatto ripartire la funicolare di Montevergine, pensiamo pure alle strade della provincia a cui sono destinati 200 milioni per renderle sicure e percorribili. E ora, in carrozza», ha detto a mò di capostazione mentre il treno alle 10.05 iniziava il viaggio che avrebbe percorso in sette ore i 118 km della tratta storica, con le fermate di Montefalcione, Lapio, Taurasi, Luogosano, Paternopoli e Castelfranci, Montella, Nusco e Lioni con la sosta per il pranzo. Quindi la prosecuzione verso Conza, Andretta, Cairano, Calitri, Pescopagano, Monticchio e Rocchetta Sant’Antonio.

 

 

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