Dissesto, predissesto, soldi che non ci sono, dirigenti collezionisti di deleghe, c’è di tutto al Comune di Avellino attualmente commissariato.
Dopo l’annuncio del bando per l’assegnazione delle case popolari, ecco un altro argomento che sarà senz’altro sfruttato adeguatamente dai candidati all’elezione per il consiglio comunale.
Assunzioni.
Una parola magica: il posto di lavoro.
Ottenerlo al Comune, poi, è qualcosa di eccezionale.
E allora ecco l’annuncio: c’è posto per tutti.
Pare che siano tra i 46 e i 57 posti disponibili ma, per i candidati pronti a promettere mari & monti, quei posti si moltiplicheranno come per i pani e i pesc.
Diventeranno almeno 1500-2000, tante saranno le promesse ad altrettanti “sarchiaponi” che immagineranno di avere già il posto assicurato e potere appendere il cappello nell’ufficio loro riservato al Comune.
Sicuramente c’è carenza di organico al Comune di Avellino, gente che è andata in pensione, altri che vagano da una parte all’altra lasciando di fatto scoperto il posto.
Di certo occorre fare assunzioni ma annunciarle proprio adessao, appare un tempismo particolarmente inadatto, visto il periodo delicato con le amministrative alle porte, tra 50 giorni si vota ad Avellino.
Il Commissario straordinario, però, ha preferito fare conoscere proprio in questo periodo la notizia che magari poteva essere data dopo le elezioni e quando sarebbe stato anche più chiara la situazione.
Il bando? Ah, per quello c’è tempo.
Quanti posti a disposizione?
Almeno 4 nuovi dirigenti, 25 o 30 funzionari, 15-20 persone per varie qualifiche, il commissario Priolo sta lavorando alla pianta organica.
Una cinquantina, insomma, i numeri non sono precisi.
Ma il numero non conta, fosse solo un posto di lavoro, l’amico dell’amico del candidato sa che sarà sicuramente suo.
Promessa elettorale mantenuta di sicuroe? Chissà, il “sarchiapone” di turno lo scoprirà solo sperando.