Caso Aias, nuovi provvedimenti e indagini a una svolta: ecco cosa emerge

Altro che assistenza sanitaria a persone con disagi fisici e sociali. L’assistenza, a quanto pare, era per la cricca che da anni avrebbe gestito una organizzazione per interessi (economici e di potere) strettamente personali.

L’AIAS, per chi non lo sapesse, significa Associazione Italiana Assistenza Spastici che, attraverso volontariato e solidarietà,  si occupa  del disagio di salute di persone sfortunate e per le quali le famiglia sono costrette ad affrontare sacrifici economici indicibili e vivere situazioni morali indescrivibili.

E’ bene tenere presente questo aspetto per indignarsi adeguatamente nello scoprire che…

Dalle risultanze delle indagini degli inquirenti, peraltro non ancora completate, (LEGGI QUI) emergerebbe un quadro inquietante di una realtà dagli stretti intrecci tra business, assistenza sanitaria e politica. Una associazione non proprio assistenziale, forse da definirsi delinquenziale.

Una vicenda di cui tutti sapevano, alcuni ne parlavano ma nessuno denunciava. Chi si sarebbe mai sognato di farlo, considerando i personaggi coinvolti?

Da tempo erano stati i colleghi di orticalab.it (sempre attenti e senza condizionamenti perchè appartenenti a una stampa libera ma ormai rara), ad interessarsi dell’Aias e dell’Associazione Noi con Loro.

Pochi avrebbero immaginato che, a loro volta, se ne interessassero pure i magistrati della Procura ritenendo, nell’immaginario collettivo, che certi personaggi fossero intoccabili. Non è così, fortunatamente, quando c’è una magistratura indipendente e libera da condizionamenti.

Quando ci sono di mezzo ipotesi di reato specifiche ma soprattutto la gestione della cosa pubblica, non c’è protezione che tenga. E la vicenda diventa perciò deflagrante.

Da una prima ricostruzione dei fatti non ancora completamente accertati, sarebbe stata organizzata una combriccola (in materia penale si definisce associazione a delinquere) intenta a fare i propri interessi, più che di quelli degli assistiti, attraverso società compiacenti, gestite da personaggi “amici” e funzionari disposti a “dare una mano”

Senza troppi giri di parole, qui c’è di mezzo gente che conta: la signora De Mita, la 79enne Annamaria Scarinzi, nota per le sue pubblicizzate azioni in favore di disabili, sottolineate da convegni e dibattiti. Azioni che appaiono sotto una luce ben diversa, adesso, alla luce dei primi spifferi che vengono fuori in merito alla attenta indagine della magistratura.

E poi altri personaggi, come Gerardo Bilotta di cui è noto il suo antico legame con la famiglia De Mita, per arrivare poi a Massimo Preziuso, 56enne imprenditore con interessi in vari settori al pari del 30enne figlio Marco. E altri individui meno noto ma egualmente coinvolti.

Attraverso varie società (la Cma Group a cui fa capo un bar di via Vincenzo Volpe ad Avellino, la Hs Solution che si occupa di informatica con sedi nella stessa strada del bar e a Torrette di Mercogliano) avrebbero ottenuto benefici che, secondo gli inquirenti, sarebbero inquadrabili come gravi reati all’esame della Guardia di Finanza.

Il quadro che emerge è inquietante e davvero deprimente: altro che interesse per le persone con disagio di salute e sociale. Se tutto questo di cui si parla dovesse essere accertato, l’Aias avrebbe ottenuto fondi (si parla di circa un milione e 200 mila euro annui) non dovuti e destinati ad altre organizzazioni che, come spesso avviene, non riescono a garantire le prestazione agli assistiti spesso costretti a rivolgersi a struttura private, con costi interamente a carico di chi ha necessità di salute. E questo reato, più che penale, sarebbe di natura morale, perpetrato da gente senza scrupoli, ai danni di persone che soffrono.

Per questo si attendono seri provvedimenti, anche restrittivi, nei confronti di chi ha portato avanti questo schifo e di chi gestisce la cosa pubblica, alti funzionari dell’Asl che ricoprono probabilmente determinati posti perché fedeli a chi ha, magari, dato loro una mano per accomodarsi su una poltrona non proprio per meriti reali.

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