Una sola ditta ha risposto al bando pubblicato in ritardo. E adesso dicono che ha sbagliato la compilazione dell’offerta, perciò il Natale è saltato.
Ma non è così. (LEGGI QUI)
Innanzitutto un bando così complesso non poteva favorire l’interesse di chissà quante ditte interessate a realizzare le attività in un tempo assai ristretto.
Il bando è stato pubblicato dal Comune di Avellino solo il 26 novembre, a un mese dal Natale. Cosa hanno fatto in tanto tempo i cervelloni che hanno stilato quelle 14 pagine?
Pare che a redigere il complesso e articolato documento, siano stati i dipendenti comunali del settore “Più Europa” con l’apporto “complicativo” di qualche assessora. Aspettiamo smentite, pronti a pubblicarle, nel caso le nostre informazioni siano errate.
Tornando al bando, la scadenza era prevista al 3 dicembre per la presentazione delle offerte.
Ne è arrivata una soltanto. Se fosse stata accettata, la ditta avrebbe dovuto realizzare una infinità di adempimenti e mettere in opera tutto quanto entro l’8 dicembre.
Impresa impossibile. E si sapeva, Irpiniaoggi lo aveva sostenuto appena letto il bando.
Ma la realtà è assai diversa.
Non è stato un errore dell’unico operatore economico a rispondere al bando, a fare saltare le manifestazioni per il Natale. Dicono che la ditta interessata abbia indicato un euro per le spese di sicurezza. Leggete il punto d) e comprenderete il motivo.
E’ stata invece l’approssimazione del Bando, che presenta errori macroscopici, a determinare il flop natalizio, che fa il pari con quello del Ferragosto.
Ecco gli errori più evidenti:
a) La somma aritmetica indicata (al netto d’iva) nel quadro economico € 119.821,31 (pag. 8 del Capitolato) non corrisponde a quella messa a Bando, pari ad € 119.672,13 oltre IVA al 22% (pag. 1) ;
b) cambiano, pertanto, gli ammontari Iva (da € 26.327,87 ad € 26,360,68). Un aspetto non marginale, questo delle somme complessive, considerato che in sede di rendicontazione alla Regione costituisce motivo di reiezione della domanda di rimborso;
c) l’importo a Bando indica la cifra di € 119.672,13 cui aggiunge la sola Iva ma, nel quadro economico, in calce, appaiono anche “Oneri ed altre imposte e tasse”, i cui valori non determinati costituiscono elemento di nullità del Bando stesso (oltre che peso economico per l’Operatore);
d) ultimo aspetto, quello di maggiore gravità, è l’assenza dal quadro economico degli Oneri di sicurezza – quale voce di costo autonoma non soggetta a riduzione – (che mediamente oscillano fra il 3 ed il 5% del valore del Bando).
Immaginare operai impegnati a montare luminarie o palchi senza l’approntamento delle misure di tutela è pura follia.
Domanda: chi ha elaborato questo Bando?
Proposta: vogliamo preparare un bellissimo 6 x 3 con le foto di quanti hanno stilato il Bando?
Sarebbe opportuno rendere noti i nomi dei cervelloni pensanti che hanno creato questo mostruoso bando. Oppure i raccomandati devono essere tutelati pure quando sbagliano?