La struttura che ospita il Conservatorio “Cimarosa” di Avellino non rispetta le norme di sicurezza.
Perciò va chiusa.
Non è una fake news, tanto meno una bufala: lo ha disposto il Comune di Avellino con apposita ordinanza che al momento non risulta essere stata rispettata dai destinatari.
L’edificio non potrà essere utilizzato fino a quando non saranno poste in essere le rigide normative in materia di sicurezza.
Intanto l’edificio del Conservatorio Cimarosa di Via Circumvallazione ad Avellino resta aperto perchè l’Amministrazione Provinciale, proprietaria della struttura, contesta il provvedimento del Comune di Avellino.
Con ordinanza n. 210 dello scorso 23 maggio,con il provvedimento firmato dal dirigente ad interim dell’Urbanistica, Gianluigi Marotta, il Comune capoluogo ha disposto di non utilizzare o fare utilizzare l’edificio scolastico che ospita alunni e docenti, oltre a tantissimo pubblico in occasione di manifestazioni e concerti.
Normative rigide, da mettere in pratica, per garantire la sicurezza a quanti frequentano quell’edificio.
Perchè nessuno s’è preoccupato di redigere atti e documenti, fin dallo scorso 10 aprile, quando i vigili del fuoco riscontrarono la mancanza di tale documentazione prevista per legge?
Anzichè farsi venire i mal di pancia, sarebbe il caso di sistemare subito la pratica e interrogarsi su quali mali più dolorosi potevano (o potrebbero?) materializzarsi in caso di una malaugurata disgrazia.
Dicono in giro: ma quasi tutti gli edifici non sono in sicurezza.
Bene, anzi male.
Si provveda a fare rispettare le normative soprattutto agli enti proprietari, così come imposto ai comuni cittadini.
Ora si vuole fare ricorso a carte bollate, da parte dell’Amministrazione Provinciale, si parla di ricorsi e controricorsi anzichè preoccuparsi della sicurezza, nè ottemperare a quanto disposto da chi è esperto di calamità e tragedie ormai avvenute: i vigili del fuoco.
Da una relazione dei caschi rossi è emerso che in quello stabile mancano i requisiti stabiliti dalla legge. In occasione della festa della Polizia, con un principio di corto circuito e l’intervento dei Vigili dl Fuoco, furono riscontrate tali anomalie.
Il commissario straordinario del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo, rispetto alla richiesta di annullamento in autotutela dell’ordinanza, ha fornito una risposta alle contestazioni pervenute da parte del presidente dell’Amministrazione Provinciale, senza aderire a quella richiesta di annullamento dell’atto, avendo verificato che non vi è illegittimità dell’ordinanza, attraverso cui si invita il proprietario del fabbricato ad adempiere, ovvero a regolarizzare la messa in sicurezza della struttura e non farla utilizzare fino a quando ciò non sarà avvenuto.
L’ordinanza dunque resta in vigore e deve essere rispettata.
Così come il Conservatorio resta aperto e frequentato da tantissime persone.
In calce all’ordinanza notificata ai destinatari però si legge: “Il Comando di Polizia Urbana è incaricato dell’osservanza del presente provvedimento e segnalare immediatamente l’avvenuta o meno ottemperanza al presente provvedimento”.
Ciò significa che, in assenza di ottemperanza, potranno essere apposti i sigilli al Conservatorio da parte dei vigili urbani, incaricati di fare rispettare l’ordinanza e quindi alla attuazione di quanto disposto, per non incorrere – questa volta il Comandante dei vigili urbani – nel possibile reato di omissione di atti di ufficio.