Fate qualcosa: inutile perdere tempo con comunicati ufficiali e dichiarazioni di buone intenzioni che diventano solo chiacchiere rispetto all’emergenza reale che si registra ad Ariano Irpino.
Il centro del Tricolle conta 22mila abitanti, settemila in più rispetto a Codogno dove s’è registrata la prima zona rossa in Italia per l’emergenza Coronavirus.
Nel paese in provincia di Lodi si registrò il primo caso italiano, il cosiddetto “paziente uno” che andò al pronto soccorso contagiando poi altre persone.
Dottore uno
Ad Ariano Irpino c’è stato il “dottore uno” – con il suo comportamento bacchettato pure dalla manager dell’Asl – ad alimentare il contagio e creare grossi disagi fino alla chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Frangipane, in un momento così difficile.
E’ ormai nota la storia del Medico andato direttamente in reparto, per fare controllare le condizioni della moglie, saltando i rigidi protocolli del triage: entrambi risultati positivi poi al tampone, contagiati dal Covid-19.
La manager dell’Asl Maria Morgante ha preannunciato severe sanzioni ma di questo si parlerà in futuro, con l’auspicio che venga chiesto conto del comportamento di chi ha sbagliato.
Da quel giorno i bollettini emessi con puntualità dall’Asl di Avellino continuano a sfornare dati che si riferiscono a soggetti di Ariano Irpino contagiati direttamente ed altri soggetti residenti in altri paesi ma con rapporti diretti o indiretti con cittadini arianesi.
A Codogno, in provincia di Lodi, mettendo tutti in quarantena, con le forze dell’ordine e verificare con severità, la situazione si è risolta. E
Ad Ariano Irpino, cosa è stato fatto di concreto?
Le forze dell’ordine hanno fatto ciò che è di loro competenza? Quanti controlli ci sono stati rispetto ai comportamenti inqualificabili da parte di cittadini che se ne sono fregati di se stessi e soprattutto degli altri?
Con il risultato di contribuire a diffondere il contagio.
Certo, sarà stata una minoranza di cittadini, magari l’uno per cento a manifestare comportamenti scorretti. Per combattereil contagio ci vuole la maggioranza totale, ovvero il 100% per non vanificare quanto di buono sta facendo l’altro 99% della popolazione.
E’ così difficile comprenderlo?
Fate presto
E’ questa la zona maggiormente infetta dal Covid-19 in Irpina, inutile discutere.
Occorre attuare rigide misure per evitare di allargare il contagio in tutta la provincia di Avellino.
In pratica l’80% dei contagi in tutta la provincia, riguarda proprio la zona di Ariano Irpino, dove peraltro si è rinviato più volte il servizio di igienizzazione del paese, provvedendo con notevole ritardo rispetto all’urgenza della situazione.
Occorre fare presto, non c’è tempo per le chiacchiere e le dichiarazioni di buona volontà che devono essere concretizzate dai fatti.
Altri 9 ad Ariano
Dai dati forniti dall’Asl diAvellino, solo nella giornata di sabato 14 marzo 2020 si sono registrati nuovi casi di contagio in Irpinia.
Confermando quanto in precedenza scritto, risultano contagiati in maggioranza soggetti che vivono nel territorio di Ariano Irpino.
Ecco i dati ufficiali
Sono risultati positivi al Covid-19 i tamponi effettuati dall’AORN “Moscati” e presso l’Ospedale Cotugno di Napoli persone residenti rispettivamente:
9 nel Comune di Ariano Irpino, 2 a Mirabella Eclano e uno ciascuno per residenti nei comuni di Grottaminarda, Chiusano San Domenico, Gesualdo, Venticano, Avellino, Forino, Lauro.
Questi dati si aggiungono a quelli precedenti che – per la zona dell’Arianese – indicavano 15 soggetti positivi inserendo pure quelli di Savignano Irpino e Greci.
Il totale è diventato allarmante.