De Luca salva la faccia. In realtà avevamo scelto un’altra parte del corpo per il titolo ma il nostro avvocato ha detto che c’era il rischio di querela.
Vabbè, il concetto è lo stesso: il Presidente della Regione Campania ha messo le carte a posto, come si dice in burocratese, ha mandato gli ispettori al Moscati e al Frangipane.
De Luca ha fatto ciò che poteva e doveva: disporre una verifica urgente attraverso il suo esercito di funzionari espertissimi della materia che hanno incontrato i loro colleghi e amici (controllori e controllati sono stati nominati tutti dal Governatore) per capire le criticità negli ospedali irpini.
Com’è andata l’ispezione?
Tutto a posto, tutto in ordine, qui al Moscati si lavora in modo perfetto, se la gente non trova posto, se i medici del pronto soccorso si lamentano, se mancano i dispositivi di protezione individuale, mica è colpa dei manager degli ospedali. Ci mancherebbe…
Ma cosa potevano dire gli ispettori?
Il commento a denti stretti di diversi medici dei due ospedali, in merito all’ispezione, è stato racchiuso in un due parole: “Una farsa”. Mentre qualche altro ha fatto notare: “In due ore hanno parlato un’ora coi giornalisti e un’ora a ridere e scherzare tra loro”.
Un altro sanitario ancora: “Se non era per le donazioni di privati e aziende, chi ci dava il materiale?”
L’ispezione è perciò andata benissimo, ufficialmente.
Acquaiolo com’è l’acqua? Come la neve!
Era normale aspettarselo da coloro che fanno il doppio lavoro: controllato e controllore. Ma chi ha nominato queste persone ai posti di comando?
E allora… Fatevi la domanda e datevi la risposta.
Enrico Coscioni, stimato medico e altrettanto bravo nella comunicazione, ha rilasciato interviste a gogò in ciascuna delle quali – lo abbiamo contato – ha ripetuto almeno dieci volte il nome – abbassando lo sguardo – del Presidente Vincenzo De Luca.
Coscioni ha infilato la figura, parola ed opera del suo Presidente in ogni concetto, magnificandone le capacità, facendo capire che Lui (con la maiuscola, attenzione) ha responsabilità zero per le situazioni eventualmente critiche (ma quando mai?) che si registrano ad Avellino ed Ariano Irpino.
Zero responsabilità
Neanche i manager nominati da De Luca nei due ospedali hanno colpa se le cose non vanno alla perfezione.
E ancora meno i direttori sanitari, nemmeno i direttori di unità operativa pure nominati dal Governatore, e neanchè alla manager dell’Asl di Avellino c’è qualcosa da imputare. Perchè va tutto bene. Lo dicono gli ispettori.
La colpa allora è dei pazienti. Ebbene, non dovevano contagiarsi, peggio per loro se non trovano posto in ospedale.
Questo ovviamente il dottore Enrico Coscioni – primario cardiochirurgo del Ruggi d’Aragona di Salerno e consigliere personale di De Luca – non lo ha dichiarato.
Però è il risultato dell’ispezione: se i manager e chi dirige hanno responsabilità zero, qualcuno deve averne.
Chi, se non il povero paziente?
Concedeteci una parentesi: c’era un saggio che ripeteva questo concetto. Se vai in ospedale e ti salvi, è stato bravo il medico. Se muori, è stato il fisico che non ce l’ha fatta.
E allora, evitiamo ulteriori commenti per questa bella ispezione, fatta in modo pomposo dagli uomini del Presidente.
E’ tutto a posto
Oh come siamo belli, oh come siamo bravi. Noi ispettori e voi manager. Facciamoci una bella foto, venite qui, tirate dietro la panza, sorridete… Così la facciamo vedere al nostro Governatore.
Del resto quei direttori e manager chi li ha messi in quei posti? Mica possono smentirsi se le cose non vanno. Si possono mai contraddire?
Qualche considerazione, però, viene spontanea.
Nella palazzina Alpi (“Tra dieci giorni funzionerà a pieno regime“), ha solennemente annunciato Coscioni) non sappiamo quanti posti attiveranno ma è fuori dalla logica.
È una struttura a se stante che doveva accogliere pazienti solventi anche per gli interventi chirurgici.
La palazzina Alpi
Crediamo che in quei locali non ci si una TAC o altre strumentazioni che, per carità, potrebbero anche essere implementate ma non basteranno dieci giorni.
Pure perchè tra dieci giorni verificheremo e daremo conto della situazione reale rispetto agli annunci “tranquillizzanti”.
Se, come dice l’esimio Coscioni, sono necessari anche altri specialisti come neurologi, cardiologi ecc. ccosa faranno costoro? Andranno dalle corsie del Moscati alla vicina palazzina Alpi?
Ah si, li assumeranno, vero.
Intanto tutto resta e nulla cambia. Anche ad Ariano Irpino. Lì dove il mare non luccica e tira forte il vento, per dirla con Dalla, a quanto pare va tutto altrettanto bene. Forse meglio che al Moscati.
E’ la politica, bellezza
Al Frangipane c’è un nuovo direttore sanitario che dirige due ospedali (pure quello di Sant’Angelo dei Lombardi) e lavora sodo al posto di quello trombato.
Tutto funziona alla perfezione, ma cosa ne sapete voi?
Ad Ariano è bastata l’apparizione degli ispettori (che brutta parola: amici del Presidente) e tutto ha preso a funzionare meglio di prima, posti letto, respiratori, materiale di protezione, medici e infermieri.
Per favore non lamentatevi, il Governatore ha lavorato bene, il Presidente ha predisposto tutto, De Luca non sbaglia mai, ripete Coscioni come una cantilena salvando così la faccia al suo compaesano salernitano.
Restano dubbi, incertezze e paure? Ma no, va tutto bene: evitate allarmismi e preoccupazioni, De Luca libera tutti.
Siamo al gattopardismo di vecchia memoria : «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi».
Siamo alle solite: è la politica, bellezza.
La sanità è un’altra cosa.