E’ allarme al “Landolfi” di Solofra: percorso protetto, nulla è stato fatto

La segreteria nazionale dell’organizzazione sindacale Uilfpl ha diffidato i responsabili della santià in Irpinia a provvedere a quanto in precedenza richiesto, chiamando in causa anche il Prefetto di Avellino.

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Si legge nella diffida e messa in mora del sindacato, nell’interesse dell’utenza:

“Al fine di organizzare una concreta misura per il contenimento della diffusione del virus, la scrivente Organizzazione Sindacale chiede che venga immediatamente allestita una tenda all’esterno della struttura ospedaliera per il pre – triage (controllo all’esterno), l’organizzazione dei percorsi attrezzati per l’ingresso al presidio e la riduzione dell’afflusso dei familiari dei pazienti nei reparti ed il continuo rifornimento di adeguati DPI”.

“Si chiede a S.E. il Prefetto di Avellino di intervenire affinchè si possa dare attuazione delle misure preventive previste dal DPCM del 4.3.2020”.

In premessa viene sottolineato che “nonostante la nostra precedente comunicazione – diffida del 25 febbraio u.s. prot. n° 60/2020, con la quale si invitava e diffidava la Direzione Strategia dell’Azienda Ospedaliera Moscati di garantire al personale del Presidio Ospedaliero “Landolfi” di Solofra tutte le tutele previste dalle linee guida emanate dal Governo Centrale e Regionale e vigilare sulla corretta e tempestiva applicazione dei protocolli emanati, nonché sulle misure di alto contenimento della diffusione del virus, anche attraverso l’utilizzo di adeguati dispositivi di protezione individuale, spiace constatare che nulla è stato fatto.

Viene con forza segnalata la mancata organizzazione dei percorsi attrezzati per la salvaguardia del personale.

Prosegue la diffida: “Dopo la verifica effettuata dal Direttore di Presidio presso il P.O. di Solofra, le criticità evidenziate da questa Organizzazione Sindacale sono rimaste immutate, fatta salva l’individuazione del nuovo accesso per la sola Direzione Medica di Presidio.

Nessuna attenzione è stata rivolta agli ingressi esterni, né alla riduzione dell’afflusso dei familiari e/o accompagnatori dei pazienti nei reparti, come raccomandato dagli organi competenti “ ad esclusione dell’attività di qualche guardia giurata”

A tal proposito si segnala inoltre che una sola guardia è stata collocata all’ingresso del pronto soccorso senza contemporaneo raddoppio di unità all’ingresso principale per buona parte dei turni.

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