Quegli 80mila euro da dove escono? Forse è meglio dire: da dove arrivano? E’ l’interrogativo che si sono posti inizialmente quanti hanno conosciuto il cachet che avrebbe intascato il cantante napoletano Gigi D’Alessio per esibirsi a Pratola Serra, un paese di 3700 abitanti che lunedì 4 settembre ospiterà l’evento.
Le previsioni indicano “nuvoloso” per la sera dell’evento ma pure una eventuale pioggia non porterà via le polemiche e i veleni della vigilia. Sull’argomento sono intervenuti in tanti, dapprima le associazioni con i loro comunicati in proposito, poi i mezzi di informazione che hanno riportato i contenuti espressi in modo civile, quindi il sindaco Emanuele Aufiero che – bontà sua – ha bacchettato i giornalisti (sempre loro, quei cattivoni…) ergendosi a maestro in una materia che conosce davvero poco, interessando della vicenda il presidente dell’Ordine dei Giornalisti che lo ha risposto per le rime.
Sindaco, un piccolo suggerimento: mai mettersi contro la stampa, soprattutto quando non si ha ragione. E poi, smentire interviste registrate in audio e video…
Un fatto positivo ha ottenuto, però: Pratola Serra adesso è iunpaese che tutti conoscono, basta cliccare il nome su internet e vengono fuori storie di ogni tipo, soprattutto quelle che parlano del concerto di D’Alessio Luigi (ma porterà pure la Tatangelo? Boh…).
Per leggere tutto quanto è stato scritto su questo argomento, occorrerebbe una serata intera ma, volendo sintetizzare, possiamo dire che sono intervenuti gli attivisti dell’associazione “Aquilone” di Pratola Serra, sottolineando che l’area individuata per il concerto, risulta essere un’area archeologica di rilievo vincolata dalla Soprintendenza e che lunedì sera migliaia di persone calpesteranno quei terreni.
Gli stessi attiviti hanno messo in guardia i responsabili dell’Ordine e Sicurezza Pubblica chiedendo “di adottare le dovute verifiche al fine di accertare se il piano di sicurezza prevista rispetti quelle che sono le nuove direttive imposte dal Capo della Polizia Franco Gabrielli dopo i fatti di Torino”.
Poi è stato emesso il comunicato del gruppo consiliare “Siamo Pratola Serra” che parla di “una gestione alquanto allegra del denaro pubblico, che andrebbe impiegato diversamente”.
Poi una spiegazione necessaria: “Le Autorità Ecclesiastiche e il Comitato Festa, nulla hanno a che vedere con il concertone, organizzato esclusivamente per il solo volere della Giunta Comunale. Infatti con deliberazione n. 92 del 28 agosto, la Giunta ha inteso procedere alla realizzazione di tale evento autorizzando il sindaco, Emanuele Aufiero, a sottoscrivere i relativi contratti con gli Agenti, con la SIAE ed altri. Viene deliberato inoltre che le spese saranno sostenute dal bilancio comunale e dagli sponsor”.
Poi il solito tormentone proposto pure dal suddetto gruppo consiliare: “Il sindaco dica una parola chiara sui costi dell’evento, anziché giustificarsi chiamando in causa improbabili sponsor! Pubblichi i preventivi che la stessa giunta comunale ha richiesto, sia alla Promomusic Italia che alla SIAE, perché è su questi che è scritto quanto costerà il concerto alle casse comunali. Vogliamo ricordare al sindaco e alla giunta, che le sponsorizzazioni negli Enti Locali, sono soggette a regole giuridiche, fiscali e contabili e sull’argomento esiste finanche un Regolamento Comunale che non può essere adottato alla bisogna. Non esiste, pertanto, la caccia allo sponsor che può finanziare iniziative promosse dall’amministrazione, senza aver dato seguito ad atti preordinati e sottoscritti con contratto da rendere pubblico”.
E adesso, caro sindaco, continuerà a bacchettare i giornalisti? Intanto faccia una preghiera affinchè lunedì sera non venga a piovere.