Giro d’Italia: il disinteresse di Provincia e Regione, le difficoltà per la funicolare

Unica tappa con arrivo in Campania, quella che sabato 12 maggio 2018 si concluderà a Montevergine: un appuntamento che pare rappresentare qualcosa di fastidioso.

Eppure chissà quante località farebbero a spinta per aggiundicarsi un appuntamento del genere che, a livello mediatico, rappresenta qualcosa di incomparabile.

Palpabile il disinteresse che ruota attorno all’organizzazione di questo evento che torna dopo 7 anni a Montevergine, con gli oneri finanziari e organizzativi tutti a carico del Comune di Mercogliano.

Fortunatamente i rappresentanti delle Istituzioni, quelle con la “I” maiuscola – Prefetto, Questore, Comandanti dei Carabinieri e della Finanza, dei Vigili del Fuoco – si rendono conto dell’importanza della “corsa rosa” che quest’anno parte da Israele e si prodigano per risolvere i problemi.

Stamane s’è svolta una riunione in Prefettura alla quale hanno presenziato i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, quelli del Comune di Mercogliano e dell’Air. Nessun altro.

Assenti gli esponenti della Provincia e della Regione che – siatene certi – saranno in prima fila quando ci sarà da accomodarsi sul palco delle Autorità, per l’arrivo della Corsa Rosa a Montevergine.

La difficoltà primaria riguarda l’Air che non può mettere a disposizione autobus per il viaggio di rientro dei passeggeri da Montevergine a Mercogliano, al termine della tappa. Si prevedono almeno 7-8mila persone in prossimità dell’arrivo a Montevergine, nell’ampio piazzale per le premiazioni finali e lungo gli ultimi 3 km. che saranno transennati.

Per qualche migliaio di persone sarenne stato possibile di salire in funicolare per l’andata – fin dalle prime ore del mattino – ma per il ritorno niente da fare. Innanzitutto perchè il mezzo ascensionale dovrà essere ad esclusiva disposizione dell’organizzazione del Giro per un’ora e mezzo, dopo la conclusione della tappa – ovvero fino alle 18,30 – e da quel momento potrebbero avere accesso i viaggiatori minuti del biglietto di ritorno.

Però le corse terminano alle 19,15 e la portata della funicolare è di 360 passeggeri ogni ora, per cui ne potrebbero essere trasportati 280-300 complessivamente. un’inezia rispetto alle migliaia di persone che saranno all’arrivo della tappa. Fare prolungare l’orario di servizio? Ci sono regolamenti da rispettare, le corse non possono avvenire nelle ore notturne. Ma il 12 maggio il sole tramonta alle 20.18, quindi un’ora ancora ti vorrei, casa funicolare!

Macche… i regolamenti.

E allora si poteva sopperire con gli autobus, quale mezzo sostitutivo rispetto alla funicolare, utilizzando così il biglietto di ritorno. Il responsabile dell’Air, però, ha fatto presente di non potere disporre più di 5 o 6 autobus.Ma ci si rende conto dell’eccezionalità dell’evento e della possibilità di fare pure un bell’incasso?

Mezza dozzina di autobus, niente rispetto ai 30 che la Regione e l’Air misero gratuitamente a disposizione per il viaggio a Roma in occasione della presentazione del Presepe di Monteverine al Papa.

Eppure questo evento, quello del Giro d’Italia – senza nulla togliere all’appuntamento con Sua Santità per il quale si andò alla ricerca di passeggeri per completare i mezzi – ha rilevanza mondiale che potrebbe portare benefici, a livello di immagine, alla Regione Campania  e alla stessa Funicolare di Montevergine che viene decantata come la più ripida d’Europa e la più veloce con i suoi soli 7 minuti per andare su e già da Mercogliano a Montevergine.

Ci si domanda: possibile che non si riescano a reperire mezzi (possibilmente efficienti) per consentire a tanti appassionati di raggiungere Montevergine? Questione di volontà, di ostruzionismo, di dispettucci politici, cos’altro?

Un aspetto emerso dalla riunione in prefettura è quello economico. Il rappresentante dell’Air ha fatto sapere che tutti dovranno pagare il biglietto per utilizzare la funicolare: giornalisti e atleti, organizzatori e autorità. Giusto, giustissimo.

Sarà singolare vedere Fabio Aru oppure Chris Froome o Tom Dumoulin, per il viaggio di ritorno, mettere mano al taschino per pagare i 4 euro per la tratta di discesa.

I parlamentari no, loro posseggono tessera di libero percorso su tutti i mezzi pubblici. Funicolare compresa.

 

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