“È un’opportunità per l’Irpinia. Questa divisione nasce dall’esigenza di salvaguardare meglio Alto Calore. Per avere affidamenti diretti con appalti in house c’è bisogno dell’unicità di gestione.
Il nostro distretto è molto ampio, è composto da 194 comuni, Alto Calore ne gestisce solo 130, quindi non ha unicità di gestione nel nostro diretto”.
Così Francesco Damiano, presidente del Distretto Calore Irpino, commenta il voto dei sindaci delle aree interne che oggi all’unanimità hanno deciso di approvare la proposta di scissione.