Legambiente: “Solofrana, dopo tante parole ora servono i fatti”

“Solofrana e scarichi abusivi, servono fatti”, inizia così la nota del circolo Legambiente “Valle Solofrana”.

“Ormai per un territorio che non sembra per niente voler emergere da una situazione di stallo c’è bisogno di cambiare passo. Bonifica, controllo, telerivelamento le parole d’ordine degli ultimi anni, mesi e giorni ma dietro deve esserci sensibilizzazione di tutti gli attori, amministrazioni, settore imprenditoriale e cittadini e soprattutto scientificità nell’approcciare le criticità”.

Tre le questioni alle quali secondo il movimento ambientalista va data risposta: “la risoluzione del rischio idrogeologico dell’alta Valle Solofrana, a monte con Solofra e a valle con Montoro, legato anche all’impermeabilizzazione del suolo con le acque piovane che confluiscono verso l’imbuto di Chiusa con ondate paurose e frequenti durante improvvisi e forti rovesci”

“Seconda questione serrare i controlli su aziende in attività e sui consumi e scarichi idrici riducendo discrepanze in ingresso e in uscita. Terzo non perdere l’oppurtunità di ammodernare l’impianto di depurazione regionale gestito dalla Cogei. Inoltre, ormai instancabilmente dal 2014 chiediamo di procedere con caratterizzazione e bonifica della falda, questione mai chiusa ma nemmeno mai affrontata.

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