“Il piano ospedaliero va rivisto”. Così Generoso Maraia parlamentare pentastellato. “Zero, il mio voto alla Sanità in Irpinia e nel Sannio. Tanti sono i posti letto pubblici ASL nel Sannio: zero. Per comprendere il Sistema Sanitario nelle due provincie di Avellino e Benevento bisogna avere il coraggio di parlare del numero dei posti letto, dei tagli e più precisamente quanti posti letto sono gestiti direttamente dall’Asl e quanti dal Privato. Se in provincia di Avellino i posti letto pubblici sono 306, in provincia di Benevento i posti letto pubblici sono pari a Zero. Sembra assurdo ma è la scandalosa realtà che la politica regionale del PD vuole tenere ben nascosta. Il nuovo Piano Ospedaliero della Regione Campania approvato dal Presidente Vincenzo De Luca del PD penalizza le aree interne e rende le ASL di Avellino e di Benevento dei veri e propri uffici di pagamento degli operatori privati. Tutti sanno che la Sanità in Regione Campania non solo è carente nei servizi erogati ai cittadini rispetto alla media nazionale, ma è anche in dissesto economico da ormai molti anni”.
“La Regione Campania spende per la sanità più di quel che potrebbe. Ad una grande spesa sanitaria dovrebbe corrispondere, in teoria, un un eccellente servizio sanitario. Invece da noi succede tutto il contrario: ai debiti si aggiungono i disservizi e l’impossibilità di accedere alle cure di cui si ha bisogno, comprese quelle salvavita come la radioterapia. A creare questa situazione sono da un lato le sacche di clientelismo che avvantaggiato gli operatori privati a scapito degli ospedali pubblici, dall’altro le nomine politiche dei direttori sanitari delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere che invece di premiare il merito, premiano l’appartenenza a questo o quello schieramento partitico. La sanità campana, specie nelle province di Avellino e di Benevento, è tutta sbilanciata a favore del privato e il nuovo Piano Ospedaliero Regionale (DCA n. 8/2018) di De Luca, a tale proposito, riesce a raggiungere il record assoluto”.
“Se nella ASL di Avellino 68 posti letto su 100 sono gestiti dal privato (oltre i due terzi del totale), nella ASL di Benevento addirittura il 100% dei posti letto ospedalieri sono privati, con la conseguenza che la ASL BN funziona, a tutti gli effetti, come un ufficio pagamenti del privato. Infatti, la tabella 47 del Piano Ospedaliero mostra chiaramente che in provincia di Avellino su 935 posti letto gestiti dall’ASL solo 306 sono pubblici, mentre per la provincia di Benevento i 676 posti letto gestiti dall’ASL BN sono tutti privati ed accanto al l’indicazione dei posti pubblici dell’ASL campeggia il numero zero. A ciò si aggiunga che, a fronte di una media regionale di una apparecchiatura radioterapia per la cura dei tumori ogni 140.000 abitanti, nelle province di Benevento ed Avellino avremo meno di una radioterapia ogni 170.000 abitanti. Ciò a fronte di linee guida ministeriali che parlano chiaro e che ci dicono che per garantire la salute dei cittadini vi sarebbe bisogno di almeno una radioterapia ogni 150.000 abitanti”.
“La sanità Regionale a trazione PD è in già un fallimento. Per cambiare tale stato di fatto, con il contratto di governo il Movimento 5 Stelle si è impegnato a cambiare le regole sulle nomine per dire basta alle influenze politiche e fare spazio al merito. Questo è il primo passo per avere una sanità pubblica di qualità. Il secondo passo, però, tocca alla Regione. Nulla potrà mai realmente cambiare finché a muovere le pedine sarà il PD di De Luca, eletto alla guida della Regione solo grazie ai voti di De Mita. Credo che un Presidente di Regione in dissesto finanziario sulla sanità non possa e non debba continuare a decidere il futuro degli ospedali e delle cure alla persona. La Regione Campania, a causa del dissesto, è commissariata. Tuttavia il commissario nominato è, guarda caso, proprio De Luca il quale è attualmente sia controllato che controllore. Questa sovrapposizione di ruoli è inaccettabile. Segnalerò al Ministero della Sanità tutte le criticità evidenziate. Il Piano Ospedaliero deve essere rivisto”.