Mazza scrive a Bonavitacola: “Fermi le aggressioni alla valle del Sabato”

Il dottore Franco Mazza – presidente Isde Avellino e dell’associazione Salviamo la valle del Sabato – scrive all’assessore regionale all’ambiente Fulvio Bonavitacola: “La grave e perenne problematica ambientale della Valle del Sabato –  scrive Mazza –  sta raggiungendo livelli elevati al punto di creare un danno di salute correlato in maniera talmente evidente da richiedere anche da noi medici un suo intervento urgente. A nome di Isde – Medici per l’Ambiente Campania, sezione provinciale Isde Avellino e del Comitato Salviamo la Valle del Sabato le chiediamo di intervenire ad un incontro tecnico che coinvolga anche Ispra e il Ministero dell’Ambiente per una serie di provvedimenti di messa in sicurezza che speriamo lei voglia intraprendere. Il recente episodio che ha riguardato il fiume Sabato con un massiccio scarico di materiali tale da far assumere un colore fucsia alle acque è solo l’ultima aggressione subita dal corso d’acqua.  A settembre 2017 c’è stata una imponente moria di pesci sempre a seguito di azioni criminali avvenute con scarichi abusivi”.

“I monitoraggi storici fatti da Arpac da almeno 15 anni mostrano una condizione del fiume Sabato fortemente compromessa. Il fiume percorre tutta l’area industriale di Pianodardine dove, per la presenza di attività industriali a forte impatto, i fattori di pressione ambientale sono notevoli e, anche a causa delle caratteristiche orografiche del territorio, sono particolarmente condizionanti per la qualità della vita di una popolazione di alcune migliaia di persone. Assessore Bonavitacola – conclude Mazza – sono anni che segnaliamo questa nostra condizione di grave disagio con manifestazioni, iniziative pubbliche, convegni, assemblee, sit-in, incontri con il Prefetto di Avellino, ecc. Non siamo stati ascoltati, ma la condizione nostra sembra peggiorare nell’indifferenza generale. Assuma un’iniziativa, chiami il ministro Costa – a cui è stata indirizzata per conoscenza la stessa missiva –faccia qualcosa perché le continue aggressioni all’ambiente si ripercuotono sulla nostra salute”.

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