Petecca risponde a Ciampi: “Un architetto che lavori gratis? Contrario a deontologia”

Garbata ma secca la risposta che Erminio Petecca, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Avellino, ha fornito a Vincenzo Ciampi.

Il sindaco di Avellino aveva chiesto agli ordini professionali di indicare il nominativo un tecnico per procedere ad una verifica tecnica del ponte della Ferriera. Prestazione rigidamente gratuita, peraltro.

Dopo una premessa attraverso cui Petecca ha offerto un quadro generale della situazione (“Mai come in questo momento il nostro Belpaese sta vivendo con grande difficoltà gli strascichi della crisi protrattasi per un lungo periodo”), ha poi ricordato che “gli architetti stanno offrendo alle amministrazioni la collaborazione e la condivisione sulle scelte sulla pianificazione del territorio”.

Aggiunge poi Erminio Petecca,  senza mezzi termini, a nome degli architetti della provincia di Avellino: “Le confermiamo la nostra disponibilità a confrontarci, in termini istituzionali, per la risoluzione delle problematiche della Città. Tutt’altra cosa è chiederci di indicarLe un architetto, nostro iscritto, che abbia competenza nella verifica dei ponti a struttura complessa e che sia disponibile a svolgere la prestazione o consulenza a titolo gratuito”.

Quindi la stoccata finale rispetto al “gradito invito” ricevuto. 

“Lavorare gratis, davvero non possiamo farlo, perchè viola le regole della nostra deontologia, ma soprattutto sarebbe in contrasto con il lavoro che stiamo portando avanti negli ultimi anni insieme al Consiglio Nazionale degli Architetti ed alla Rete delle professioni, a sostegno del riconoscimento dell’equo compenso e contro la mortificazione della professionalità dell’architetto, valutata solo ed esclusivamente attraverso le offerte economicamente più vantaggiose per il committente”.

Estremamente corretta la risposta del presidente dell’Ordine che si limita solo alle questioni economiche. Ma ce ne sono altre più rilevanti: natura giuridica per l’affidamento dell’incarico; effetti ed efficacia di eventuale perizia; responsabilità per chi la redigesse; vincoli per comune di una tale perizia; esautoramento dell’ufficio tecnico nel caso di tale procedura, con conseguenti contestazioni al sindaco.

Possibile che il sindaco Ciampi, così bravo nello scrivere lettere, post e dichiarazioni, pure essendo un servitore dello Stato nella sua attività lavorativa presso l’Agenzia delle Entrate, non abbia tenuto conto di tanti delicati aspetti?

Ma quella lettera – diteci la verità – l’ha scritta veramente lui?

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