Potenziamento centri antiviolenza, presentato il progetto Be-Help is

La cooperativa sociale La Goccia di Avellino ha presentato questa mattina, al Circolo della Stampa, il progetto Be-Help is, approvato e finanziato dalla Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando DonneDurante la conferenza stampa sono state illustrate le fasi del programma e al potenziamento dei servizi dei centri antiviolenza sulle donne presenti a Mercogliano e Avellino.

Il progetto è rivolto alle circa 100 donne vittime e potenziali vittime, alle quali vengono offerti orientamento e accompagnamento lavorativo con 10 borse lavoro in aziende, ai 40 minori testimoni di violenze con il sostegno psicologico, e agli oltre 2000 studenti, docenti e genitori delle scuole che saranno coinvolte negli eventi di sensibilizzazione e formazione per le nuove generazioni.

Per Rosario Pepe, presidente della Cooperativa sociale La Goccia di Avellino  si tratta di “un progetto di ampliamento della rete dei servizi antiviolenza. Il nostro centro antiviolenza ‘Alice e il bianconiglio‘ è nato nel 2016 grazie all’ambito di Avellino e al Consorzio Percorsi. Noi abbiamo avuto la possibilità di gestire questo spazio per ampliare la rete presente sul territorio e i servizi che vedranno le scuole protagoniste della terza parte del progetto. La seconda parte – ha precisato Pepe –  sarà dedicata alla formazione degli operatori, che a vario titolo si interfacciano a prestare lavoro nelle strutture già esistenti.

Per fortuna non siamo all’anno zero – riferendosi al contrasto della violenza sulle donne – abbiamo un tavolo istituzionale in Prefettura con il quale cercare di offrire quanto più è possibile vie d’uscita dalla violenza, comprese borse di lavoro retribuite dal progetto stesso”.

Presenti alla conferenza anche Teresa Mele, assessore uscente alle Politiche Sociali e presidente dell’ambito territoriale sociale AO4 comune capofila Avellino, nonché Giacomo Dello Russo, presidente dell’ambito territoriale sociale AO2 comune capofila Mercogliano, Giusy Valcalcer, psicologa e coordinatrice del centro antiviolenza di Mercogliano, e Caterina Sasso, sociologa e coordinatrice del centro antiviolenza di Avellino. L’assessore Mele ha tenuto a precisare le grandi difficoltà che i progetti precedenti hanno incontrato in questi anni, perché se da un lato l’impegno, dall’altro si aspettano sempre i contributi dalla Regione.

I progetti antiviolenza sono nati con la programmazione del piano di zona già un pò di tempo fa. Purtroppo le contribuzioni che ci vengono erogate sono per progetti di durata annuale, per cui è chiaro che spesso hanno un inizio ed una fine. Oggi c’è stato un cambiamento perché per questo progetto la Regione ha previsto la possibilità di partecipare a chi aveva già avviato un percorso precedentemente. Il rapporto di fiducia che si deve instaurare con la donna vittima di violenza necessita di tempo, quindi dare continuità a percorsi precedenti sarà sicuramente più produttivo”.

SPOT