Pronto Soccorso Moscati: come vincere lo stress degli infermieri con 30 euro

Geniale: i cervelloni dell’Azienda ospedaliera «Moscati», hanno trovato la medicina giusta per superare lo stress da turni di lavoro.

Altro che cure a livello psicologico, prescrizione di riposo assoluto, necessità di sgombrare la mente da pensieri più o meno assillanti: bastano 30 euro e  la guarigione da stress è garantita.

Non è il costo di uno dei tanti libri in vendita su Amazon.

Ce n’è uno che sembra fatto apposta. Si chiama Guarire: Una nuova strada per curare lo stress, l’ansia e la depressione senza farmaci né psicanalisi” di David Servan-Schreiber.

Nemmeno c’è bisogno di comprare il libro di Mario Alberto Catarozzo, uno dei maggiori esperti in materia e autore di “La gestione dello stress nell’attività professionale”.

Meglio di questiluminari della cura della mente, lo sanno quanti hanno deciso di riconoscere un’indennità aggiuntiva «di disagio» agli infermieri in servizio al Pronto Soccorso, stressati da turni di lavoro e dalla grande mole di utenza con cui confrontarsi.

Se lo dicono quelli che gestiscono la salute presso uno degli ospedali più grandi della Campania, c’è da fidarsi.

Gli infermieri del Pronto Soccorso perciò percepiranno 15 euro in più al termine di uno dei due turni giornalieri e 30 euro di maggiorazione per quello notturno.

E così torneranno a essere sereni, sorridenti, con la mente sgombra, meno stressati e più disponibili con i frequentatori di quel reparto, coi medici, coi colleghi e pure quando torneranno in famiglia avranno l’espressione dei protagonisti della pubblicità del “Mulino Bianco”.

Infermieri contenti, ovviamente, altrettanto i sindacati ma chissà cosa ne pensano gli utenti.

Fatto un pò di conti, con quei soldi si poteva ricorrere all’assunzione, temporanea o definitiva, di operatori sanitari in attesa di lavoro.

Magari con maggiori stimoli e meno “usurati” rispetto a colleghi che da anni svolgono turni stressanti.

Secondo i manager dell’azienda ospedaliera, però, con i soldi si risolve tutto.

Verissimo.

A patto di spenderli bene.

Dicono: ma non ci sono concorsi, dobbiamo fare 162 assunzioni e non riusciamo a farle.

Allora si gestisca meglio il personale, spostando magari infermieri meno stressati, che lavorano in altri reparti, per destinarli al “fronte”, ovvero al Pronto Soccorso.

Ma pagare 30 euro o semplicemente 15 euro per alleviare lo stress, francamente, non sembra propriop la medicina giusta. Anche se chi ha partorito un’idea del genere vive nel mondo delle cure sanitarie.

 

 

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