Provincia, le strade sono tutte buche ma si pensa a una nuova opera faraonica

Un altro studio di fattiblità commissionato dal presidente della Provincia, Domenico Biancardi, per la realizzazione di un percorso veloce
per il collegamento del Vallo di Lauro con il casello autostradale di Baiano dell’Autostrada A16 Napoli-Canosa.

Uno studio che fa il paio con quello relativo al tunnel attraverso cui collegare i centri della Valle Caudina con quelli del Baianese, attraverso il traforo della montagna di Montevergine.

Si tratta di studi che richiedono investimenti economici per opere che chissà quando potranno essere progettate e realizzate.

Questo studio, che riguarda il collegamento del Vallo di Lauro con l’Autostrada A16, è sicuramente interessante ma discutibile perchè interessa un numero di abitanti non eccessivamente ampio e nemmeno vede diminuire di chissà quanto i tempi di percorrenza.

Il rapporto costo-beneficio, insomma, è tutto da verificare.

Lo studio di fattibilità prevede tre interventi su altrettanti tratti per costruire l’opera. Il primo tratto va dalla strada di collegamento del Comune di Taurano con quello di Visciano, che s’interseca con una strada sterrata già esistente e, successivamente, su un’altra già asfaltata fino a raggiungere l’area del “Lagno di Trulo”, che costituisce l’asta terminale del “Vallone Cantarelli”. Il vallone raggiunge l’area pedemontana, a ridosso del confine con il Comune di Mugnano del Cardinale.
Il secondo tratto farà da collegamento con la variante che porta dal casello autostradale alla strada Mugnano-Monteforte. Il terzo, invece, unirà la statale 403 nella parte che attraversa il territorio del Comune di Moschiano con la strada che va da Taurano fino alla località “Arcucciello”.

Previsto nello studio di fattibilità un investimento complessivo di 6.170.158,88 euro.

Bello, bellissimo, da applausi. Intanto ci sono strade provinciali che rappresentano una vergogna, specialmente quelle che interessano i centri della Baronia e delle zone interne della provincia di Avellino. Strade che rappresentano un pericolo per il pessimo stato dell’asfalto e per la manitenzione praticamente inesistente.

C’è da domandarsi: invece di fare progetti faraonici, perchè non risolvere innanzitutto i problemi quotidiani? Nel tempo libero e con le eventuali risorse economiche si potrà pensare poi a qualche opera da lasciare ai posteri.

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