Ad Avellino si vive male.
Lo sapevamo tutti, non c’era bisogno della classifica emersa dall’indagine condotta da ItaliaOggi-Università la Sapienza.
Sappiamo invece che il tonfo è pauroso perchè Avellino scivola dall’82° al 105° posto nel giro di un anno.
Il capoluogo irpino perde ben 23 posizioni. Nessuno ha fatto peggio. La classifica fotografa e certifica un crollo verticale del capoluogo irpino
Nella classifica sulla qualità della vita, solo cinque città dietro Avellino. Tutte del sud: al 106° posto c’è Palermo, 107 Siracusa, 108 Napoli, 109 Catania e 110 Vibo Valentia.
Bolzano si presenta ancora una volta in vetta alla classifica della qualità della vita in Italia. Seguita da Trento e Belluno, stessa classifica dello scorso anno per le prime tre posizioni.
L’indagine, giunta alla ventesima edizione fotografa virtù, problemi, situazioni critiche e mutamenti nelle città del nostro Paese.
La classifica è stata stilata tenendo conto di 9 parametri: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita.
Avellino costantemente nelle ultime posizioni per tutti questi indicatori.