“Restiamo umani”, “Forti con i deboli”, “Aprite i porti. Questi gli slogan scanditi questa mattina durante il presidio davanti la Prefettura ad Avellino. La CGIL, l’ARCI, Libera, la Rete di solidarietà e mutualismo SOMA, Comunità Accogliente ed altre realtà associative e sociali hanno organizzato una iniziativa di protesta perchè “non accettiamo, si legge in una nota, la fine dei valori umani e quindi non possiamo tollerare questa situazione in cui i diritti umani, salvaguardati dal diritto internazionale e dal diritto marittimo, oltre che naturalmente dalla nostra Costituzione, in queste ore siano calpestati a mero scopo propagandistico e in oscuramento delle difficoltà a mantenere le promesse elettorali su pensioni, reddito, fisco. Non si può continuare a scaricare sui migranti la colpa della povertà, della disuguaglianza, della disoccupazione. Il governo si assuma le sue responsabilità in termini di materia economica, industriale e sociale. Non accetteremo uno scarica barile elettorale sulla pelle degli ultimi, in un rischioso gioco che non ha a cuore la vita di donne, bambini, persone. Noi sosteniamo, e sosterremo, tutti quei sindaci delle città portuali italiane che in queste ore hanno dichiarato la propria disponibilità ad essere accoglienti e disponibili a prestare i necessari soccorsi. Contrastare questa deriva razzista che sta caratterizzando, sempre più marcatamente, le politiche sull’immigrazione del nostro Paese e dell’intero continente europeo è per noi un obbligo, un dovere civico a cui non ci sottrarremo mai”.