Il Segretario Provinciale del Sindacato Unitario Italiani Medici Ambulatoriali di Avellino, Arturo Iannaccone, ha indirizzato al Direttore Generale della ASL di Avellino, Maria Morgante, e per conoscenza ai rappresentanti delle Istituzioni locali e agli organi di informazione, una lettera dal contenuto assai duro che fa seguito allo scambio di corrispondenza e polemiche, tra le parti, dai toni particolarmente accesi.
L’impressione è che sia ormai qualcosa di personale, nei rapporti tra il medico ex dipendente dell’Asl (adesso rappresentante sindacale) e la dirigente della struttura.
Per dare conto di cosa stia avvenendo e delle possibili ripercussioni che questa situazione pesante possa avere sull’utenza, proponiamo per intero la missiva pervenuta dal rappresentante sindacale.
Ci piacerebbe che le parti si concentrino sulla soluzioni dei problemi degli assistiti anzichè dare corpo ad antipatiche diatribe i cui fini non sempre sono in favore della collettiività.
“Egregio Direttore,
in data 12/03/2019 alle ore 10,00 su richiesta del S.U.M.A.I., e su invito da parte dell’Azienda, presso la direzione sanitaria si sarebbe dovuto tenere un incontro finalizzato ad istituire un tavolo tecnico ASL – S.U.M.A.I. per affrontare le tante problematiche concernenti la specialistica ambulatoriale e più in generale il modello di assistenza territoriale da potenziare che è assolutamente necessario per alleggerire il carico dei ricoveri ospedalieri e gli accessi al pronto soccorso il cui numero elevato costringe a lunghe ed angoscianti attese chi ve ne fa ricorso.
Inoltre, era ed è nostra intenzione discutere anche della dignità e del benessere degli specialisti ambulatoriali e dei professionisti che lavorano per i Cittadini e per l’Azienda di cui Ella è la massima rappresentante.
Tale incontro non si è tenuto semplicemente perché ne è stata sottovalutata l’importanza e declassato a fastidiosa routine da parte dei suoi delegati i quali a distanza di oltre un’ora dal tempo stabilito, tranne una fugace comparsa di un dirigente poi allontanatosi e non più tornato, non si sono presentati al tavolo e non hanno informato la nostra delegazione né delle ragioni del ritardo né se l’incontro si sarebbe svolto.
Dati i numerosi precedenti di mancato rispetto delle prerogative del Sindacato (assenza assoluta di riscontro a tutte le nostre istanze poste sia per iscritto che verbalmente) la delegazione del S.U.M.A.I., da me guidata, ha preso atto della indisponibilità dell’Azienda ed ha emesso un comunicato stampa per informare la popolazione di quanto l’attuale dirigenza dell’ASL sia interessata alla sua salute ed all’efficienza dell’organizzazione della Medicina del Territorio.
Il contenuto del comunicato è assolutamente adeguato e proporzionato alla gravità dei fatti e di quanto accaduto. Di contro l’Asl ha risposto con bullismo verbale e con frasi minacciose ed intimidatorie nei confronti del Sindacato, violandone una prerogativa costituzionale, con l’obiettivo di impedirne un’azione di efficace rappresentanza dei diritti dei propri iscritti e di ciò sono stati informati i vertici regionali e nazionali del S.U.M.A.I. affinché possano assumere le iniziative più opportune e di propria competenza.
E’ da mesi, per non dire da anni, che gli Specialisti Ambulatoriali operanti nell’ASL di Avellino non vedono riconosciuti i loro diritti così come sono declinati nell’ACN 2015: dalla mancata individuazione del fondo di competenza per la partecipazione ad attività progettuali (art. 39) al mancato pagamento mensile entro la fine del mese di competenza (art. 41 lettera C), dal mancato rinnovo del Comitato Zonale (art. 16) al mancato versamento del contributo previdenziale mensilmente o al massimo trimestralmente con modalità che assicurino l’individuazione dell’entità delle somme versate e dello specialista ambulatoriale o professionista cui si riferiscono (art. 50), fino alla mancata individuazione dei referenti (art. 4,5 e 6).
A tutto ciò, e non per ultimo, si aggiunge l’assoluto abbandono in cui versano i distretti e gli ambulatori per mancanza di investimenti in tecnologie e miglioramento del decoro degli ambienti per garantire servizi migliori e più efficienti ai cittadini.
Chiediamo dunque un incontro urgente con la sua partecipazione per affrontare e, finalmente, risolvere le troppe criticità da noi segnalate ed in assenza di tale incontro proclamiamo fin d’ora lo stato di agitazione degli Specialisti Ambulatoriali”.