Sciscio: “Per il ponte della Ferriera viene fatto procurato allarme”. E perchè non denuncia?

Una lettera inviata dall’amministrazione comunale di Avellino agli Ordini professionali per valutare il restauro conservativo del ponte della Ferriera diventa materia per l’ennesima polemica.

“Abbiamo chiesto agli ordini professionali collaborazione per un eventuale restauro conservativo di un ponte storico della città, ma siamo alle solite. Siamo arrivati al procurato allarme. Chi si diverte a creare allarme se ne assuma le responsabilità. Noi siamo amministratori e purtroppo a molti non va bene e si arriva a una distorsione della realtà a fini politici”. A parlare è l’assessore ai lavori pubblici Rita Sciscio.

“L’11 agosto è stato collaudato l’ultimo tratto del sottopasso che passa a pochi metri dal ponte della Ferriera. Una relazione del responsabile del procedimento ci ha dato l’ok. Era un cantiere molto vasto che ha creato molti disagi ai cittadini. L’area si è estesa, per circa nove mesi, interessando anche il ponte dove sono stati depositati per mesi camion e materiali dell’impresa che è al lavoro. Quel ponte è nelle stesse condizioni in cui l’abbiamo lasciato al momento della chiusura, quasi un anno fa. C’è un divieto per il transito per i mezzi pesanti come era previsto in precedenza. Sono stare effettuate le attività tecniche necessarie al collaudo del sottopasso e quindi, smobilitato il cantiere, il ponte è stato restituito alla città. Ecco tutto”.

“Noi non solo abbiamo pensato che quel bellissimo ponte andasse restaurato, ma ovviamente facciamo i controlli di legge tipici delle verifiche sulla viabilità (Art.14 codice della strada). Comunque abbiamo avviato una prima attività con gli ordini professionali, anticipando i lunghi tempi della burocrazia, proprio nella direzione di un progetto di restauro e di verifica, nello spirito di collaborazione anche con gli altri enti. Le verifiche di vulnerabilità alle strutture? Ci sono piani nazionali appena partiti, li faremo su ponti e strade (a Quattrograne Est, sulla Bonatti). Ci è stato richiesto dal governo nazionale, e uno studio sulla vulnerabilità sismica del ponte tutta la popolazione si deve augurare che venga finanziato”.

Il ponte è stato riaperto dopo che l’impresa ha riconsegnato quella parte di cantiere all’amministrazione. Il ponte è tale e quale a come era prima che i camion dell’impresa l’usassero. Tonnellate di materiale e di automezzi sono stati fermi per mesi su quella struttura. Il manufatto è stato costantemente monitorato per verificare se ci fossero pregiudizi da eventuali vibrazioni indotte sulla prima arcata.

“Noi abbiamo chiesto agli ordini professionali una collaborazione in un progetto di restauro del ponte ottocentesco, che risale al 1818, firmato da Luigi Oberty, che ha anche realizzato il cimitero monumentale cittadino. Cosa c’entra questo con la sicurezza del ponte? I controlli che vogliamo fare non sono ne più e ne meno di quelli che si fanno regolarmente sulle scuole: a scuole aperte. Di cosa stiamo parlando? E’ possibile che ognuno vuole dire la sua quando l’amministrazione si muove? Si può scherzare su tutto ma non procurare allarme. Fate pure politica ma lasciate i tecnici al loro lavoro. Arrivare a dire che apriamo un ponte e poi lo restauriamo è un una calunnia“.

“Noi abbiamo avuto il collaudo del sottopasso e quindi la nostra è stata una procedura che riguarda sostanzialmente il traffico cittadino. Se questa è la politica ci cadono le braccia. Se qualcuno si augura una catastrofe per screditare l’amministrazione Ciampi noi opponiamo i nostri scongiuri”.

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  • Tutto bene, gentile assessore: se ci sono gli estremi per un reato di calunnia, presenti una denuncia. Altrimenti è puro vittimismo.

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