Sentenze tutor A/16, pignorata Prefettura di Avellino: “Non paga spese condanna multe”

Dalla Associazione “Difesa Consumatori e Contribuenti” riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:

Novità sul versante Tutor A/16, spauracchio degli automobilisti del Sud Italia.

Non solo le contravvenzioni nel tempo sono state annullate “a raffica” ma è stato addirittura conferito incarico all’Ufficiale Giudiziario di pignorare la Prefettura di Avellino, perchè non paga le spese processuali!

In sostanza dopo aver ottenuto l’annullamento dei verbali, aver notificato le sentenze ed aspettato i 120 giorni di legge (termini previsti per le Pubbliche Amministrazioni); aver notificato gli atti di precetto; la Prefettura (che pur pretende in 60 giorni la liquidazione delle contravvenzioni, pena il raddoppio della multe elevate, senza sconti, così come previsto dalla legge) si è continuata a rendere inadempiente, tanto che è stato dato incarico di procedere al Pignoramento dell’Ente.

Buone notizie per gli automobilisti che, oltre a vedersi annullare i verbali tutti dichiarati illegittimi per diverse centinaia e centinaia di euro, addirittura diventano creditori dello stesso Ente che, dal canto suo, non liquida quanto dovuto.

L’Avv. Ceriello, Presidente dell’Associazione ha difatti consegnato ben 6 pignoramenti nella giornata di ieri ed altri ne annuncia per la settimana prossima, sempre per inadempienza nella liquidazione delle sentenze che condannano inesorabilmente la Prefettura.

Anche per i nuovi tutor Sicve PM, nulla è perduto.

Come dichiara l’Associazione dei Consumatori e come già riportato da Irpiniaoggi (LEGGI QUI) anche per questi nuovi software i legali dell’associazione stanno ottenendo i primi dispositivi di accoglimento.

“Sino ad ora sono stati inutili i tentativi di convincere la Prefettura ad elevare il limite di velocità almeno a 100 km/h per i soli veicoli privati, ciò pur dopo aver raccolto tempo fa oltre 3000 adesioni alla petizione proposta. Si spera che, dal canto loro, anche queste procedure di pignoramento convincano la Prefettura a tornare su questa proposta.”, sottolinea l’Associazione dei Consumatori.

 

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