Sinistra italiana: “Convento S. Maria degli Angeli a Montoro, no al deturpamento”

Convento di S. Maria degli Angeli, si al recupero no al deturpamento. E’ la posizione espressa in una nota dal circolo Solofra-Montoro di Sinistra italiana.

La struttura alla frazione Torchiati di Montoro dovrà diventare un polo di eccellenza professionale e per l’artigianato nell’ambito del progetto promosso dalla Provincia di Avellino. Sinistra Italiana Montoro –Solofra ha inviato al Comune di Montoro , alla Provincia di Avellino, alla Soprintendenza BAP di Salerno-Avellino e ai Carabinieri di Montoro una nota sui lavori di recupero e riuso del complesso conventuale.

“Abbiamo chiesto, si legge, di effettuare le opportune verifiche sulla conformità dei lavori in corso di esecuzione al progetto esecutivo approvato , ai titoli abilitativi e ai vincoli architettonici previsti per i beni sotto tutela. Esprimiamo viva preoccupazione circa la compatibilità dei lavori con un restauro conservativo e per lo stravolgimento della struttura originaria di uno dei monumenti simbolo di Montoro e che meglio hanno resistito alle ingiurie del tempo e degli eventi naturali. Tra gli interventi, segnaliamo in particolare la spicconatura della facciata rinascimentale, la rimozione della pavimentazione in pietra naturale all’interno del complesso, la rimozione della pavimentazione in cotto (tra l’altro in buono stato in quanto di recente rifatta), l’eliminazione del bellissimo giardinetto del chiostro, l’apertura di nuovi varchi nelle pareti portanti, la posa di infissi in alluminio (sic!)”.

“Inoltre si prevede la realizzazione di scala e vano ascensore in cemento armato per i quali non ci risulta essere stato effettuato deposito dei calcoli presso il Genio Civile , né la verifica sismica per le varianti alle strutture murarie. Memori di tanti guasti che opere affrettate e approssimative nel nostro Paese hanno portato allo stravolgimento e rovina di tanti gioielli architettonici , tra l’altro con supporto di cospicui finanziamenti pubblici , nel nostro caso da parte della Provincia di Avellino(delibera C.P. n. 233 del 28/11/2015) , abbiamo chiesto un sollecito intervento sul cantiere per evitare danni irreparabili ad un bene di inestimabile valore storico ed architettonico”.

SPOT