Solofra, niente Pronto Soccorso: ricoveri solo per “no covid-19”, si lavora per la rianimazione

Il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Landolfi” è stato chiuso.

La Direzione Strategica del Moscati, infatti, con tale disposizione ha stabilito che presso il Presidio Ospedaliero di Solofra saranno ricoverati tutti i pazienti Non Covid-19 di Medicina Interna e Chirurgia Generale che non troveranno posto al Moscati.

Inoltre, sempre a Solofra, sarà temporaneamente dislocata la Brest Unit, vale a dire l’attività chirurgica per le patologie della mammella.

In pratica, si è voluto isolare l’ospedale di Solofra evitando l’arrivo di utenti a rischio di possibili contagi per personale sanitario e gli stessi pazienti, in caso di arrivo di utenti con Covid-19.

Questo non garantisce che possa comunque arrivare in sala operatoria un paziente contagiato, ad insaputa degli stessi sanitari.

Posti al Moscati?

Tale programma consentirà all’Ospedale di Avellino di avere più posti letto disponibili per i pazienti Covid-19.

A proposito, ma quanti posti letto ci sono al Moscati per questa tipologia di utenti?

Nessun dato ufficiale viene fornito dalla direzione sanitaria mentre, da altre regioni, arrivano puntualmente dati relativi ai posti disponibili per i reparti di rianimazione.

Un dato numerico che servirebbe a evitare ansia agli utenti, a comprendere se ci siano tuttora disponibilità tali da garantire un’adeguata assistenza ad eventuali soggetti contagiati.

Iniziativa privati

Intanto a Solofra proseguono le iniziative di donazione di presidi di protezione per gli Operatori Ospedalieri del Landolfi.

Un’iniziativa lodevole, migliore rispetto a quella delle donazioni in danaro per il quale occorrerebbe tempo per decidere a chi destinare e come spendere le somme raccolte.

Dimostrando vicinanza e sostegno al personale dell’ospedale Landolfi, altre due Aziende (De Al Conserve Lina Brand e Leonplastic di Montoro), hanno voluto attestare la propria vicinanza donando mascherine FFP2, tute, occhiali protettivi e disinfettanti.

Materiale, questo, necessario alla corretta assistenza dei pazienti che hanno la necessità di curarsi in Ospedale.

Oltre all’epidemia da Covid-19, infatti, sono comunque presenti tutte le altre malattie.

L’Azienda “S.M. Sistema Sicurezza” di Presutto Maria e & C. di Solofra, ha donato 25 tute di protezione, 15 mascherine FFP2, 4 paia di occhiali protettivi, guanti e disinfettante per il lavaggio della mani.

Iniziative simili vengono assunte in queste ore anche da privati cittadini di Solofra e del Montorese che sull’ondata di solidarietà hanno donato sempre agli Anestesisti di Solofra, mascherine di protezione in loro possesso.

Lavori rianimazione

Ieri mattina il direttore generale dell’azienda Moscati, dottor Pizzuti, ha compiuto un sopralluogo presso l’ospedale di Solofra per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione di una zona riservata alla rianimazione.

Il manager Pizzuti, sempre sensibile alle indicazioni della politica, ha dunque accolto l’invito del sindaco Vignola (grande elettore del governatore De Luca) compiendo la visita alla struttura, andando via senza avere il tempo di incontrare i medici di quell’ospedale.

I lavori sono stati sollecitati dal sindaco di Solofra, che pretende di vedere il nosocomio del suo paese attrezzato in modo adeguato per accogliere i pazienti solofrani e delle zone limitrofe.

Iniziativa lodevole, da applaudire, ma i tempi di realizzazione per un reparto del genere non sono immediati. Per cui è inutile creare illusioni e pensare a come affrontare la situazione attuale per i possibili contagiati dal Coronavirus, garantita solo presso il Moscati di Avellino.

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