Non bastano gli sversamenti abusivi, a rendere il torrente Solofrana sempre più simile ad una discarica ci pensano quegli incivili che vi buttano dentro ogni genere di rifiuto: recipienti in polistirolo, materiale plastico, vecchi fusti, bottiglie e flaconi. Insomma di tutto e di più. Un degrado denunciato dagli attivisti del comitato “Difendiamo Salute ed Ambiente” di Montoro
Un immondo spettacolo visibile a quanti percorrono via Pisana alla frazione Chiusa di Montoro. E che rende ancora più desolante l’immagine di un torrente ormai abbandonato a se stesso. Il problema non sono solo quei rifiuti, il problema è il letto del torrente ingombro di grossi massi ed alberi spezzati che nessuno provvede a rimuovere e che, in caso di forti piogge, possono diventare ostacoli ed originare esondazioni. Il problema è che il letto del Solofrana in più punti è quasi completamente interrato. Il problema è che dopo l’alluvione del settembre del 2014, quando il torrente esondò, nessuno si è poi preoccupato di andare a ripristinare gli argini lungo tutto il corso d’acqua. E così accade che alla frazione Torchiati a separare la strada dal letto del fiume c’è solo una rete in plastica, anche piuttosto malferma.
Colpa dell’inerzia delle istituzioni che dovrebbero intervenire (Regione, Provincia, Consorzio di Bonifica, Comune) e di quel perenne conflitto di competenze che paralizza la macchina amministrativa e quindi gli interventi sul territorio. Ma se non si riesce a garantire la manutenzione del letto del torrente come si può pensare di intervenire in maniera efficace per contrastare il fenomeno degli sversamenti abusivi che avvelenano, da anni ormai, il Solofrana?