Non se ne può più: i lavori per l’abbattimento del viadotto che sovrasta il centro urbano di Parolise e la prossima ricostruzione, stanno condizionando le abitudini di residenti e semplici automobilisti.
Costretti a percorrere la statale Ofantina che, in condizioni normali, presenta enormi difficoltà dovute al fondo stradale sconnesso, ora ci si mettono pure i lavori.
Dovevano essere completati già da qualche mese ma, per gli immancabili ritardi di cui nessuno è colpevole (è il gioco dello scaricabarile italiano…), comporterà gravi disagi in questa estate di enorme traffico.
Questa mattina, per percorrere il tratto da Chiusano ad Avellino, è stata segnalata una percorrenza di un’ora e 20 minuti. Un percorso che abitualmente si copre in 15 minuti, senza correre.
Traffico rallentato, anzi bloccato, nessuna pattuglia ad aiutare gli automobilisti, vigili urbani impegnati chissà dove, impresa di costruzioni che deve comunque lavorare e non può dislocare il proprio personale a dirigere il traffico.
Risultato? Esasperazione e rabbia, anche da parte dei residenti dei comuni attraversati dal traffico.
In particolare qualche automobilista sottolinea le “genialità” di chi ha deciso di porre il semaforo sulla strada in salita, costringendo i guidatori a compiere vere e proprie peripezie per mettere i veicoli in marcia dopo la sosta obbligata, con un pessimo odore (puzza!!) di frizioni bruciate per i residenti della zona.
Inutili le chiamate ai vigili urbani, alla polizia stradale, ai carabinieri: sarebbe opportuno un intervento da parte della Prefettura, prima che la rabbia e grande caldo provochino qualche problema più serio.