Toh, chi si rivede: un treno nella Stazione di Avellino. E i politici?

Si è rivisto finalmente un treno nella stazione ferroviaria di Avellino, ormai in disuso da anni. E’ quello che, partito dal binario 20 della stazione partenopea, ha portato in circa 90 minuti i partecipanti al convegno organizzato dal C.I.F.I., il Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani che hanno discusso della opportunità di dare impulso ai collegamenti su ferro. Si sono riuniti negli ampi locali della stazione di Avellino, mai utilizzati, ma facenti parte di quella realizzazione costata un bel pò di miliardi (di lire) nel periodo post-terremoto. Una cattedrale nel deserto, un bel monumento allo spreco. Perchè ad Avellino i treni non arrivano e non partono. Qualche turista ancora si domanda: e come mai c’è una stazionese non ci sono i treni? E nemmeno gli autobus?

A dispetto dell’importanza dell’avvenimento, le istituzioni hanno disertato l’evento: non c’era il sindaco, il vicesindaco, il presidente della Provincia, i rispettivi assessori ed i consiglieri, tutti evidentemente occupati da impegni emergenziali. Eppure l’ing. Ferraro di RFI ha assicurato di avere inviato l’invito a tutti, ma proprio a tutti. Forse non sono riusciti a leggerlo, presi tra tante carte, bilanci da fare quadrare e comunicazioni particolari daesaminare.

Eppure non sfugge l’importanza di questo avvenimento, per la portata e le prospettive dell’azione ferroviaria complessiva, spinta essenzialmente dalle associazioni attraverso una proiezione: quella di raggiungere velocemente Salerno, Benevento e Napoli. In particolare, la possibilità di raggiungere Napoli – attraverso Mercato S. Severino – in circa un’ora, sarebbequalcosa di importante: si potrebbe lasciare l’auto nel comodo parcheggio della stazione per poi raggiungere in treno i capoluoghi di provincia, dove magari si lavora. Un aspetto importante anche per raggiungere i poli universitari per gli studenti irpini. Soprattutto si rivitalizzarebbe l’ormai abbandonato Borgo Ferrovia.Lì ci sono un bel pò di voti, possibile che i politici attuali non si siano preoccupati di rastrellarne un pò da quelle parti?

Lo spopolamento si combatte anche così: lo sviluppo e l’economia si generano in questo modo e la cultura si promuove offrendo ai giovani la possibilità di restare in questa terra. Ma i politici riusciranno a capirlo?

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