Non c’è stata grande affluenza presso il gazebo installato al Corso Vittorio Emanuele (zona alta della Villa Comunale) per una raccolta di firme organizzata dalla ”Associazione “Difesa Consumatori e Contribuenti”. Forse è dipeso dal caldo che ha svuotato la città in un giorno festivo.
Lo scopo era quello di aderire alla petizione popolare relativa alla richiesta di aumento del limite di velocità sul contestato tratto autostradale A/16, da Mercogliano a Baiano, attualmente stabilito in 80 Km/h. La richiesta è di vedere aumentata la velocità, in quel tratto, ad almeno di 100Km/h.
Sono state 40mila le infrazioni elevate sul tratto dell’A16 tra Monteforte e Baiano (Avellino) in sei mesi dall’installazione del tutor.
Il margine di tolleranza su entrambe le carreggiate è assai risicato: molti automobilisti si sono visti recapitare multe anche procedendo a un’andatura media di 90 km/h. Una situazione che ha provocato una marea di ricorsi.
Molti si sono rivolti alla Prefettura (presentati circa 5000 ricorsi) altri al Giudice di Pace che, per diverso tempo ha dato ragione ai ricorrenti che sostenevano la mancata certificazione perdiodica della taratura e verifica dell’apparecchiatura. Il Ministero dell’Interno è cosro ai ripari, ha sistemato la situazione e ottenuto la certificazione poi presentata al Giudice di Pace che, per i ricorsi successivi a tale atto, ha così dato torto ai ricorrenti.
Ad irpiniaoggi.it risulta che la stessa Prefettura di Avellino ha avanzato richiesta per vedere aumentato il limite di velocità, senza trovare accoglimento nonostante sia stato evidenziato dal Prefetto che una velocità così bassa, soprattutto in un tratto in discesa lungo l’autostrada, rischia di creare una situazione di pericolo maggiore rispetto a quella dell’alta velocità. Niente da fare.
Ora proveranno le associazioni a tentare di ottenere l’accoglimento della richiesta. In caso contrario, ci si dovrà rassegnare a procedere lentamente su quel tratto.
È da rilevare che alzare il pedale dell’acceleratore o addirittura frenare bruscamente in corrispondenza dei rilevatori autostradali serve a niente poichè il tutor calcola la velocità media percorsa in un determinato tratto d’asfalto.
Le sanzioni previste dall’articolo 142 del Codice della strada sono particolarmente salate e suddivise in base alla gravità dell’infrazione effettuata: se si supera il limite di velocità di non oltre i 10 chilometri orari, la multa va da 39 ai 159 euro; se si supera il limite di oltre 10 km/h, ma non si eccede di 40 km/h, la sanzione andrà dai 159 ai 639 euro, a cui si aggiunge la decurtazione di 3 punti dalla patente.
Se si superano i limiti di velocità tra i 40 e i 60 km/h, la multa prevista oscillerà da 500 a 2.000 euro e con una decurtazione di 6 punti.
Superando i limiti imposti di oltre i 60 km/h, la sanzione raggiunge un minimo di 779 euro e un massimo di 3.119, oltre al taglio di 10 punti e alla sospensione della patente da 6 a 12 mesi (in caso di recidiva in un biennio è disposta la revoca della patente).
Le multe risultano più elevate se il conducente si trova alla guida di autotreni, autobus superiori a 8 tonnellate, autocarri di massa superiore a 3,5 tonnellate.