ZTL Avellino, il Giudice accoglie tutti i ricorsi: Comune condannato, che figura

Avellino

Nel calcio, quando una squadra non si presenta, subisce la sconfitta per 2-0 a tavolino e subisce pure la penalizzazione di un punto. Questo a livello regolamentare, senza contare la figuraccia e il danno di immagine.

Per la Giustizia funziona più o meno allo stesso modo: se la parte chiamata in causa non propone  argomentazioni a difesa ed è pure contumace, perde per manifesta inferiorità.

In questo caso probabilmente il Comune di Avellino non sapeva cosa argomentare e ha incassato – anzichè i soldi dei verbali – la sconfitta a tavolino e pure una brutta figura.

Senza opporre resistenza, è stata accettata la condanna e quindi il pagamento delle spese in favori di quanti hanno opposto ricorso alle multe per la ZTL.

Su tale argomento fu detto, fin dal primo momento, che le multe non erano legittime, per svariati motivi.

I ricorsi sono stati migliaia, quelli presentati al Giudice di Pace si sono conclusi con la condanna del Comune di Avellino al risarcimento delle spese di lite a quanti hanno contestato i verbali, più l’onorario di circa 140 euro per ogni ricorso.

Una cifra bassa per l’avvocato di parte, per la semplicità del giudizio – come scritto nel dispositivo – e per la mancanza della fase istruttoria. Ecco gli atti.

Tanti altri cittadini si sono rivolti, invece, alla Prefettura laddove nulla si paga per produrre ricorso (rispetto ai 43 euro previsti per il costo dei diritti presso il Giudice di Pace) ma c’è il rischio di vedere raddoppiata la sanzione, in caso di mancato accoglimento del ricorso. Era così palese la possibilità di averla vinta, che moltissimi hanno preferito non anticipare spese e vedersi annullare il provvedimento.

Facendo un po’ di conti, viene fuori una cifra rilevante tra mancato incasso, pagamento delle spese di lite e soldi per notificare migliaia di raccomandate inutilmente.

La Corte dei Conti sicuramente chiederà spiegazioni – perchè qualcuno pure potrà informare i giudici contabili – a causa della testardaggine con cui il Comune ha proseguito la sua azione sanzionatoria, pure essendo chiaro che quelle multe sarebbero state contestate e annullate.

Fa specie che il Comune, come risulta dalle motivazioni della sentenza, non si sia presentato in udienza per fornire chiarimenti. Su questo sarebbe interessante ricevere giustificazioni valide.

Visto che la musica è cambiata, con questa nuova amministrazione, c’è da aspettarsi una indagine interna da parte del sindaco Ciampi per capire chi ha fatto perdere e poi spendere tanti soldi al Comune e, quindi, a ogni singolo cittadino.

Si chiede troppo?

Eppure il Comune di Avellino dispone di un ufficio legale con numerosi avvocati a stipendio, altri vengono spesso incaricati quali professionisti esterni e soprattutto, dal giorni di Capodanno, c’è il vice comandante dei Vigili Urbani, dottor Domenico Sullo, incaricato – e ovviamente pagato – proprio di risolvere il contenzioso.

Alla faccia del bicarbonato di sodio, avrebbe detto Totò.

E con una squadra del genere, bene assortita e così numerosa, il Comune perde le partite a tavolino? Neppure la Longobarda di Oronzo Canà avrebbe fatto una figura del genere…

 

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