AVELLINO – “Come sempre accade in questa provincia si parla troppo e si agisce poco. Tutti vogliono che l’acqua non sia commercializzata ma venga gestita da un Società interamente pubblica, cioè dall’Alto Calore Servizi Spa di Avellino, ma si deve constatare che tra i partiti politici non vi è alcuna convergenza sulla questione”. E’ quanto afferma il segretario provinciale Ugl Energia, Giuseppe Famiglietti.
“Allora quali sono gli interessi che la politica deve tutelare? e di chi? a chi devono regalare l’acqua ? se non si affida il servizio entro il 31 Dicembre 2011 molte saranno le persone che pagheranno per questo. Lo abbiamo detto e ridetto pagheranno i più deboli, i cittadini utenti, i lavoratori del settore, le comunità Irpine e Sannite, e tutto il territorio gestito. La UGL, – prosegue Famiglietti – è al corrente che l’ATO si sta attivando per la costituzione di una Associazione Temporanea di Imprese (ATI), ove far confluire tutti i soggetti gestori operanti sul territorio Irpino-Sannita.
Sarebbe questo, al momento, l’unico percorso possibile per tutelare la gestione pubblica, così come si evince dal parere espresso dal prof. Avv. Giuseppe Caia consulente dell’ATO. I tempi sono stretti perché molte sono ancora le procedure da porre in essere. Pertanto affinché tutto vada per il verso giusto bisognerebbe essere tutti uniti in una unica forza per raggiungere l’annoso l’obiettivo. Ma questa unione, purtroppo, non c’è perché le polemiche di questi ultimi giorni, poste in essere da un componente della Commissione del Controllo Analogo di Gestione, stanno mettendo a rischio quanto di buono si è fatto fino ad oggi. Tali inutili polemiche hanno sono il sapore di alimentare sospetti tra i Sindaci Soci strumentalizzando il tutto per fini a noi sconosciuti e comunque a difesa di posizioni politiche di parte.
A cosa serve alzare un polverone sull’approvazione del bilancio consuntivo 2010? l’immagine dell’ACS viene ancora una volta data in pasto agli avvoltoi, che poco si interessano dei 400 lavoratori della Società e delle loro famiglie. Le questioni interne alla Commissione devono essere discusse sul tavolo di lavoro e non certo attraverso la carta stampata. E’ facile parlare male dell’ACS, ma negli anni passati la Società è stata gestita per molti anni dal centrosinistra. Allora perché non si è parlato prima? perché questo componente della Commissione del Controllo Analogo di Gestione non ha dato l’affidamento all’Alto Calore, quando era Presidente dell’ATO? perché rema sempre contro l’ACS? ma che interessi potrebbe avere sulla questione affidamento? la UGL crede che per mettersi in mostra all’opinione pubblica, una persona, deve realizzare fatti concreti e non sterili attacchi continui. Questo suo fare dimostra poca attenzione per i lavoratori dell’ACS, che si vedono minare il posto di lavoro.
La UGL auspica che queste polemiche terminano al più presto e che si lavori tutti uniti per salvare i posti di lavoro e tutelare il territorio. L’Assemblea dei Sindaci Soci è sovrana, spetta solo ai Soci chiedere spiegazioni sull’operato. Questo è il tempo delle cose fattive, le polemiche possono essere chiarite il giorno dopo l’avvenuto affidamento del SII. Se non si vuole recepire questo appello, di buon senso, allora ognuno si assumerà la responsabilità del fallimento dell’ACS e della perdita di 400 posti di lavori”.