ACS vince “Il Premio Urbanistica 09” per serbatoio in galleria

ACS vince “Il Premio Urbanistica 09” per serbatoio in galleria
Il progetto del Serbatoio in galleria a Solopaca, realizzato dall’Alto Calore Servizi, ha vinto “Il Premio Urbanistica 2009” sezione “Qualità delle infrastrutture e degli spazi pubblici” nell’ambito dell’esposizione Nazionale di “Urbanpromo 2008” III° Edizione. Il premio è stato ritirato a Venezia …

ACS vince “Il Premio Urbanistica 09” per serbatoio in galleria

Il progetto del Serbatoio in galleria a Solopaca, realizzato dall’Alto Calore Servizi, ha vinto “Il Premio Urbanistica 2009” sezione “Qualità delle infrastrutture e degli spazi pubblici” nell’ambito dell’esposizione Nazionale di “Urbanpromo 2008” III° Edizione. Il premio è stato ritirato a Venezia dal Presidente dell’ACS Francesco Maselli e dal progettista ingegner Oreste Montano-dirigente ACS- nell’ambito della Manifestazione indetta dall’Istituto Nazionale di Urbanistica che si è svolta presso il Palazzo Franchetti, sede dell’Istituto di Scienze, Lettere ed Arti, nella città di Venezia. Nel ritirare il premio, il Presidente Maselli nel manifestare soddisfazione ha aggiunto:” E’ questa la vera immagine dell’Ente, una immagine basata sulla competenza e su qualificate professionalità riconosciute in ambiti accademici.Questo premio, unito ad altri riconoscimenti, costituiscono la prova che l’intera struttura di Alto Calore Servizi merita effettivamente attenzione e rispetto per la qualità del lavoro e del Servizio reso in oltre 70 anni di attività e che ACS rappresenta un punto di riferimento essenziale per la gestione, proprio grazie alle competenze acquisite e riconosciute”.

Alto Calore Servizi spa …..quando la tecnica si sposa con l’arte….

“Il Serbatoio in galleria a Solopaca, il Rabdomante e le Sorgenti Nascoste” Il serbatoio in galleria a Solopaca (Bn), che nasce all’interno del Parco regionale del Taburno e Camposauro, risulta essere l’opera idraulica più imponente, per importo e per dimensioni, mai realizzata da Alto Calore Servizi negli oltre 70 anni di vita dell’Ente. Il progetto, realizzato e diretto dal dirigente dell’ACS-ingegner Oreste Montano, ha permesso la captazione di una portata di ben 200 litri al secondo dalla falda profonda del massiccio del Camposauro (Bn), attraverso la realizzazione di 4 pozzi, profondi 250 mt. nel territorio di Solopaca, che, unita alla portata già disponibile attraverso precedenti captazioni, consente di disporre di una portata complessiva di 400 litri/secondo, capaci di servire una popolazione di 150.000 abitanti. L’opera, che trae origine dal progetto “Interconnessione degli Schemi idrici Alto Calore Fizzo e Grotte è costata circa. 38 mln.di euro. Essa è al servizio dei Comuni delle Valli Telesina, Caudina, dell’Isclero e la parte alta della Valle del Tammaro. E’ prevista la realizzazione di un secondo lotto il cui progetto prevede un investimento di 33 mln. di Euro con un incremento di portata, di ulteriori 200 litri al secondo. Oltre al sistema di captazione, è stato realizzato il serbatoio di testata dell’acquedotto, della capacità di 15.000 mc., che si inoltra per 220 mt. all’interno del Monte Pizzuto, facente parte del Massiccio del Camposauro; dal serbatoio hanno origine due tronchi di acquedotto per uno sviluppo di ca. 57 Km, che ha interessato i territori di 15 Comuni della Provincia di Benevento. Il serbatoio risulta trasformato dall’intervento artistico del Maestro Mimmo Paladino, che ha ideato la sistemazione esterna, rivestendo la parete concava della montagna, aperta in fase di realizzazione del fronte di scavo della galleria, alta 25 mt. e lunga 200 mt., per una superficie di 2.500 mq., strutturalmente finita con spritz-beton e quindi con una superficie dal colore grigio-cemento,con l’applicazione di cristalli di vetro azzurro; lo scenario è visibile fin da lontano, tra il verde di boschi e l’azzurro del cielo. La sistemazione esterna a livello stradale vede la realizzazione di piazzali degradanti verso la valle telesina, panchine e sedute, una vasca d’acqua, dove ribollono 7 bolle d’acqua, un abbeveratoio con sette cannelle. L’acqua diventa così il tema dominante anche nella sistemazione esterna e come tale viene esaltata dall’intervento di Paladino. In questa ambientazione si erge maestosa a dieci metri di altezza, la scultura bronzea di Paladino, visibile fin da Solopaca, a raffigurare “il rabdomante”, teso nello sforzo di ricerca dell’acqua, che avvolge la stessa sagoma in una nuvola, dove si forma l’arcobaleno quando i raggi del sole la colpiscono, mentre di notte l’ammanta di luce misteriosa. A completamento dell’intervento, un contesto musicale che esalta il suono dell’acqua che emerge dalle pareti, dalle vasche e dall’abbeveratoio, e si unisce a quello del vento in un susseguirsi di suoni suggestivi che sembrano emergere dall’interno della montagna e dai boschi che la circondano; da quì l’intervento del maestro e compositore Michelangelo Lupone, nativo come Paladino della terra sannita, che ha all’uopo realizzato l’opera musicale, dal titolo “Sorgenti nascoste”, caratterizzata dalla profonda fusione con la natura ed è stata concepita in modo che la sua forma si rinnovi nel tempo, ogni giorno, in modo diverso; la musica si muove nello spazio e si trasforma in relazione allo scorrere del tempo, come un organismo vivente.

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