Ad Atripalda, carabinieri e studenti contro i botti pericolosi |
Ad Atripalda, carabinieri e studenti contro i botti pericolosi
Nella mattinata di oggi, gli studenti del Liceo Scientifico di Stato “De Capraris” di Atripalda hanno seguito una lezione molto particolare, in cui ai consueti insegnanti si sono sostituiti i carabinieri artificieri del Nucleo Antisabotaggio di Napoli. La lezione è stata richiesta proprio dal Preside e dal corpo insegnanti di quel liceo ai carabinieri del Comando Compagnia di Avellino al fine di poter sensibilizzare gli alunni sull’attualissimo tema della pericolosità dei botti illegali, proprio qualche giorno prima che si diffonda l’allegria del capodanno. La chiacchierata tra carabinieri e artificieri è stata introdotta ai ragazzi dal Preside dell’istituto e dal comandante della Compagnia Carabinieri di Avellino, cap. Gabriele Papa, accompagnato anche dal vice comandante della Stazione di Atripalda. Dopo le prime e poche parole introduttivi, il discorso è stato un botta e risposta tra i due sottufficiali degli artificieri di Napoli e i ragazzi dello scientifico, che hanno avuto modo di vedere i militari maneggiare e spiegare i vari tipi di artifizi pirotecnici: sia quelli legali che quelli proibiti. Ma non solo, perché gli artificieri hanno portato e fatto vedere ai ragazzi anche diverse drammatiche scene delle peggiori conseguenze che possono dare i botti illegali. Così, tra una spiegazione ed un consiglio, i carabinieri hanno provato a spiegare i giovani il motivo per cui non devono comprare i botti illegali e, anche quando maneggiano quelli in libera vendita, devono sempre prestare la massima attenzione e usare tutte le cautele necessarie. I ragazzi, molto interessati all’argomento, non hanno perso l’occasione per porre le domande più varie su tutti gli aspetti dei botti di capodanno e, nondimeno, sulle varie sfaccettature dell’attività dei carabinieri artificieri. Le due ore di lezione si sono quindi concluse nel migliore dei modi, con la speranza che ai ragazzi resti fisso il messaggio che i carabinieri hanno voluto trasmettere: la pericolosità dei botti di capodanno e l’importanza della vita.