IL DISAGIO – Attraverso la Adoc, l’associazione che si batte per i diritti dei consumatori, hanno esposto tutta la loro rabbia e delusione a proposito della chiusura degli uffici postali periferici. Gli abitanti di Orneta, vasta contrada alle porte di Ariano Irpino, dallo scorso 28 dicembre non hanno più la posta aperta a causa del drastico taglio degli sportelli postali a monoperatore deciso dal piano nazionale di riordino di Poste Italiane avallato dai sindacati. E così quei sindaci che… |
IL DISAGIO – Attraverso la Adoc, l’associazione che si batte per i diritti dei consumatori, hanno esposto tutta la loro rabbia e delusione a proposito della chiusura degli uffici postali periferici. Gli abitanti di Orneta, vasta contrada alle porte di Ariano Irpino, dallo scorso 28 dicembre non hanno più la posta aperta a causa del drastico taglio degli sportelli postali a monoperatore deciso dal piano nazionale di riordino di Poste Italiane avallato dai sindacati. E così quei sindaci che hanno fatto in tempo hanno presentato ricorso al Tar di Salerno per chiedere la sospensiva del provvedimento chi non come in questo caso adesso polemizza. Ma ormai è tardi. Intanto la settimana prossima il Tar di Salerno si pronuncerà per il ricorso in merito presentato dall’amministrazione comunale di Calabritto per lo sportello postale di Quaglietta. E il prossimo 24 gennaio toccherà ai comuni di Venticano e Summonte, i rispettivi sindaci hanno presentato ricorso attraverso l’avvocato Lorenzo Lentini, per gli sportelli di Castel del Lago e Starze, a rischio soppressione. L’ultima parola adesso spetta solo alla giustizia amministrativa. Comunità in attesa di una risposta mentre altrove dove gli sportelli sono stati già chiusi monta la protesta e il malcontento verso le amministrazioni comunali che non si sono adoperate per tempo.