Affidamento servizio idrico, la Cisl annuncia esposto contro l’Ato

In merito alla vicenda dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato nella nostra provincia registriamo con rammarico che l’ATO di Avellino Ente preposto per l’affidamento,ad oggi nonostante gli impegni assunti dal Sig. Antonio Festa Presidente dell’ATO e da altri esponenti autorevoli dell’Ente durante l’ultima riunione con la presenza delle parti sociali,che risale a diversi mesi fa, nonostante i nostri solleciti anche tramite gli organi di stampa locali e nelle pubbliche manifestazioni, ad oggi nessuna convocazione è arrivata alla CISL. Lo dice in una nota Mario Melchionna, Segretario Generale Cisl Irpina. “Purtroppo – aggiunge – leggiamo sui giornali le esternazioni dei rappresentanti dell’ATO e dell’ACS e come tutti hanno potuto notare c’è volutamente una grande confusione sulla questione dell’affidamento del SII. La Cisl ha sostenuto e sostiene che l’affidamento del SII deve essere fatto ad una società pubblica e cioè l’Alto Calore Servizi a capo di un consorzio composto da tutti i gestori presenti al momento dell’affidamento. E’ chiaro che l’ACS per poter ottenere l’affidamento deve avere i requisiti previsti dalla legge. Così come l’ATO deve predisporre il Piano D’Ambito precondizione per l’affidamento del SII. Nessuno e soprattutto noi irpini possiamo ignorare il risultato del Referendum dello scorso 12/13 giugno, con il quale gli Italiani e gli Irpini in particolar modo hanno votato per la gestione pubblica dell’acqua bene comune. Noi riteniamo che sia giunto il momento di dare una svolta rispetto a questo problema, soprattutto occorre fare presto con l’affidamento all’ACS,diversamente per noi significherebbe un grave disastro. Siamo fortemente preoccupati per il futuro occupazionale dei dipendenti dell’ACS e delle altre società del settore. Pertanto rinnoviamo l’invito al Presidente dell’ATO di convocare urgentemente una riunione con l’ACS e le Organizzazioni Sindacali,per fare chiarezza definitiva sulla vicenda. Nel contempo la Cisl Irpina valuterà tutte le iniziative da mettere in campo,anche di forte protesta e mobilitazione, per garantire i livelli occupazionali e la gestione pubblica dell’acqua nella nostra provincia, senza escludere una eventuale denuncia presso la Procura della Repubblica per accertare eventuali inadempienze da parte degli Enti preposti”.

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