I primi soldi – parliamo di al massimo una sola mensilità – non prima di un mese, la situazione finanziaria è molto precaria e dopo il commissariamento sono fioccate intimazione, diffide e atti ingiuntivi. I 150mila euro arrivati dall’Asl a metà dicembre sono serviti per far fronte ad impegni indifferibili, a partire dai contributi prevedenziali. I commissari dell’Aias gelano sindacati e lavoratori, la fumata è nera al termine dell’atteso vertice presso la sede di via Morelli e Silvati: i dipendenti sono da sette mesi senza stipendio e sulla gestione dei tre centi di riabilitazione (Avellino, Nusco e Calitri) incombe l’inchiesta della Procura di Avellino. Qualche rassicurazione è arrivata solo su due nodi comunque rilevanti per il futuro delle attività della onlus: l’accredimento per il quale sarebbe stata aperto un confronto con l’Asl di Avellino e il nodo autorizzazioni – soprattutto quella urbanistica – del quale i due commissari Del Genio e Arci hanno parlato con il sindaco Paolo Foti. Adesso tocca ai lavoratori e al sindacato decidere in che modo proseguire la mobilitazione aperta da mesi. Sono in programma tre assemble a partire da domani pomeriggio.