Alto Calore, Fiordellisi replica a D’Ercole

Il segretario della FILCTEM Cgil Avellino Franco Fiordellisi in una nota intende stigmatizzare la fase involutiva che si sta ricreando nell’ACS Spa, anche dopo la conferenza stampa del Presidente e del CDA di sabato e la presunta calma degli stessi i quali hanno inteso ribadire la “bontà” degli ordini di servizio emessi in questi giorni, con attacchi sia nella qualità di segretario della FILCTEM CGIL sia personali, sebbene attraverso le pagine di un social network la cui pagina è contrassegnata addirittura da un logo ACS, ma di questo si tace!. Di seguito la restante parte della nota.
“Ebbene, è vero che partecipo a varie riunioni – non tutte – e, come detto chiaramente nel precedente comunicato, ho sostanzialmente avallato la riorganizzazione a matrice, ma si è omesso di dire delle reiterate mie richieste per una puntuale verifica dell’andamento, della formazione, della trasparenza, dell’informazione sulle variazioni che intendevano fare e del rispetto dei ruoli, proprio per evitare incresciose situazioni che allo stato invero si sono create.
Premesso questo, ripeto e ribadisco che a mio avviso:
gli ordini di servizi fatti vanno a ricalcare, il peggior modus operandi della tradizione ACS; nei fatti e con relazione alla mano viene smentito e rivoltato il senso della riorganizzazione a cui eravamo favorevoli; su questo aspetto sono pronto a confrontarmi, anche pubblicamente, per chiarire dettagliatamente i punti che sono poco chiari o che ledono la dignità dei dipendenti, iscritti o meno alla CGIL;
vengono fatti aumenti di livelli “incredibili” per personale dello “staff dirigenziale” e delle segreterie del CDA;
agli agenti tecnici, cioè coloro che fattivamente fanno arrivare l’acqua nelle case, vengono invece “gratificati”con progressioni di carriere assolutamente legittime, proposte con motivazioni e temporalmente incongrue con quanto da sempre dichiarato dal CDA, ed in particolare dal vice presidente, che ha sempre detto di ritenere sbagliata  la pratica di collegare avanzamenti di carriera con la “semplice” anzianità di servizio, senza il merito e la competenza, come peraltro previsto dal vigente CCNL. Così dilazionate nel tempo, si parla di vari anni, che diventano ipotetiche vista ad oggi l’incertezza dell’affidamento;
nell’ambito della riorganizzazione, ripeto, non viene considerato il merito, l’attività, la competenza dei dipendenti, attori della riorganizzazione, i quali pur senza adeguata formazione, senza mezzi, senza nessun aiuto da parte della direzione, hanno operato tra mille difficoltà “anche politiche” e pur raggiungendo risultati positivi, come confermato dalle relazioni dei preposti, sono estromessi dalla matrice con motivazioni, le più disparate tra cui: incompatibilità caratteriali, scelte discrezionali, motivi di salute, mancanza di formazione culturale, ecc., per me irricevibili non avendone avuto riscontro nell’unilateralità dell’azione.
E’ per “puro caso” noto, che si tratta anche di dipendenti che avevano evidenziato negligenze, sprechi (carburante, telefonia, ecc…), ed erano entrati nel merito sul come riformare in forme efficaci ed efficienti l’ACS Spa pur senza le dovute direttive che sono sempre mancate, altro che collaborazione tra direzione, coordinatori e responsabili della riorganizzazione a matrice.
A fronte delle reiterate richieste fatte nelle riunioni che D’Ercole richiama cosa fanno i dirigenti e il vicepresidente, impegnati direttamente nella riorganizzazione? Fanno il blitz e senza nessuna consultazione con le OO.SS. danno una torsione, assolutamente sbagliata, smentendo sia la “matrice” che le belle parole dette dagli stessi a tal riguardo. Pensano di agire così anche per la settimana corta? E il Presidente, ratifica non entrando nel merito e “si costringe” ad avallare ordini di servizio inopportuni anche nella forma, critici nei contenuti e smentiti dai fatti, ma soprattutto eticamente censurabili per come sono stati trattati dipendenti che lavorano e si impegnano per l’ACS. Presidente, deve intervenire, ci e si deve mettere nella condizione per entrare realmente nel merito degli ordini di servizio deficitari ed in alcuni casi offensivi, inoltre deve affrontare realisticamente la vicenda affidamento con l’AATO facendosi carico politicamente e socialmente della questione. Ecco questi sono i fatti, le motivazioni, che hanno portato alla mia presa di posizione. Poi stia certo e tranquillo non sono animato da nessun fine o strumentalizzazione politica perché, forse era impegnato su altri versanti, anche con le precedenti amministrazioni sono stato al merito delle questioni che riguardano l’ACS, i dipendenti e i cittadini utenti, come è giusto che sia per il sindacato in questo caso la FILCTEM CGIL”.

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