I Carabinieri della Compagnia di Montella, nell’ambito delle attività programmate dal Comando Provinciale di Avellino, hanno effettuato servizi mirati e finalizzati principalmente al contrasto dei reati di tipo predatorio nonché al controllo del rispetto della normativa in materia di armi e munizioni ai sensi del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Numerosi sono stati i controlli effettuati a coloro che detengono armi; effettuate altresì varie perquisizioni per la ricerca di armi cla… |
I Carabinieri della Compagnia di Montella, nell’ambito delle attività programmate dal Comando Provinciale di Avellino, hanno effettuato servizi mirati e finalizzati principalmente al contrasto dei reati di tipo predatorio nonché al controllo del rispetto della normativa in materia di armi e munizioni ai sensi del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Numerosi sono stati i controlli effettuati a coloro che detengono armi; effettuate altresì varie perquisizioni per la ricerca di armi clandestine. Nell’ambito di tali attività, i Carabinieri della Stazione di Bagnoli Irpino hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria un 50enne del luogo in quanto ritenuto responsabile dei reati di detenzione abusiva di armi clandestine e munizioni nonché ricettazione. In particolare, i Carabinieri hanno sequestrato un fucile da caccia calibro 12, avente il numero di matricola abraso, rinvenuto all’interno di un fondo agricolo, nei pressi di un pozzo. L’attività d’indagine sviluppata dai militari operanti, estrinsecatasi attraverso l’acquisizione di utili informazioni nonché l’analisi degli elementi raccolti, permetteva di acquisire elementi di colpevolezza nei confronti del proprietario del terreno. Nel corso della successiva perquisizione eseguita presso l’abitazione del predetto venivano altresì rinvenute e sottoposte a sequestro una trentina di munizioni, illegalmente detenute atteso che l’uomo era già destinatario di provvedimento di inibizione alla detenzione di armi e munizioni. Alla luce delle evidenze emerse, per il 50enne scattava la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Capo Dott. Rosario Cantelmo.