Assistenza psichiatrica, l’Asl rafforza i servizi

Assistenza psichiatrica e tutela della salute mentale, l’Asl Avellino, diretta dal commissario straordinario ingegner Sergio Florio, rafforza la rete specialistica territoriale, assicurando prestazioni diagnostico-terapeutiche ambulatoriali, domiciliari e ospedaliere, concorrendo alla prevenzione e alla riabilitazione del disagio con iniziative di lotta allo stigma sociale e di integrazione e inclusione dei pazienti nelle Comunità di riferimento. Il Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Avellino, diretto dal dottor Francesco Fiore, ha unito e federato Unità Operative complesse e semplici che riconoscono gli stessi principi etico-scientifici organizzativi ed economici. La tutela della salute mentale quindi, costituisce un fondamento della dimensione territoriale dell’Azienda Sanitaria. E per implementare tali obiettivi di elevata complessità, la psichiatria, in quanto disciplina medica, e la tutela della salute mentale, in quanto missione a carattere socio-sanitario, si esprimono operativamente in livelli di assistenza che in sintesi vanno dal garantire l’intervento in urgenza sulle ventiquattro ore alla residenzialità protetta e protratta per fini riabilitativi, utilizzando cinque centri di Salute Mentale (Sant’Angelo dei Lombardi, Ariano Irpino, Atripalda, Solofra e Monteforte Irpino), due reparti ospedalieri (Solofra e Bisaccia), quattro strutture di accoglienza (Morra de Sanctis, Atripalda, Avellino e Mercogliano) e due centri diurni (Monteforte Irpino e Solofra). A ciò si aggiungono funzioni di supplenza e/o di integrazione con aree di confine afferenti al novero delle fragilità (geriatria, dipendenze patologiche, handicap). “L’Azienda Sanitaria Locale di Avellino – spiega il dottore Fiore – ha avviato, dopo l’unificazione dei servizi, un processo di riorganizzazione orientato a garantire l’uniformità dei livelli di assistenza psichiatrica sul proprio territorio, razionalizzando l’impiego delle risorse non solo economiche ma soprattutto umane per conseguire livelli di prossimità ai bisogni dei cittadini al passo con i tempi e in linea con la normativa specifica nazionale e regionale. Tale processo di cambiamento, comprensibilmente, può essere vissuto, nella fase iniziale, come destabilizzante, evocando da un lato resistenze che acquistano valore di difesa corporativa e determinando dall’altro strumentali e allarmistiche contestazioni rivolte a riaffermare la pur giusta esigenza di partecipare attivamente alle decisioni che la Direzione Strategica assume in linea con gli obiettivi individuati. E proprio in tal senso – ha sottolineato il dottore Fiore – l’Azienda Sanitaria ha già manifestato la massima apertura a ogni forma di proficuo confronto sia con le Associazioni dei familiari, dalle quali ha ricevuto piena adesione alle iniziative programmate, e sia con le Organizzazioni Sindacali, anche di diverso orientamento, assumendo come ineludibile il presupposto che la sofferenza somatica e il disagio psichiatrico abbiano pari dignità nell’accesso ai servizi integrati rivolti alla persona”.

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