Autismo, l’Asl avvia progetto di assistenza domiciliare

Disturbi dello spettro autistico, l’Asl Avellino, diretta dal commissario straordinario ingegner Sergio Florio, avvia il progetto sul trattamento domiciliare psicoeducativo basato sui principi dell’Applied Behaviour Analysis (ABA). L’iniziativa costituisce una prima esperienza in Campania, tra le prime anche in Italia, e potrà acquisire una valenza di studio pilota fondamentale per l’applicazione delle linee guida sulle attività riabilitative per l’Autismo emanate dalla Regione Campania. Il trattamento psicoeducativo ABA è entrato da pochi giorni nella sua fase operativa e consiste nell’uso dei principi scientifici dell’analisi comportamentale applicata per la modifica di comportamenti socialmente significativi e si basa sull’uso dei principi della scienza del comportamento per la modifica di comportamenti socialmente significativi. L’ABA è applicata in moltissimi campi con grande successo, uno di questi campi è proprio l’autismo. Il programma ABA, finanziato con i fondi del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Avellino, diretto dal dottor Francesco Fiore, consiste nell’applicazione intensiva dei principi comportamentali per l’insegnamento di abilità sociali e per la correzione di comportamenti problematici. Il progetto, che è stato accolto con particolare favore dall’Associazione “Pianeta Autismo Irpina”, è stato elaborato e realizzato dal professor Camillo Vittozzi, direttore dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl Avellino, con il supporto tecnico dell’Unità Operativa Qualità e Accreditamento, diretta dal dottor Lucio Visconti. Il programma progettuale, nella sua fase sperimentale, interesserà sedici bambini e avrà una durata di cinque mesi. Sulla base delle linee guida sui disturbi dello spettro autistico, fissate dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, è stata privilegiata, in questa prima fase sperimentale applicativa, la fascia d’età compresa tra i 2 e i 7 anni, epoca in cui è considerato fondamentale un intervento individualizzato, precoce e intensivo. Infatti, numerose ricerche hanno evidenziato che, in questa fascia d’età, l’organizzazione adeguata di tempi, spazi e attività del bambino in età precoce può incidere significativamente, nell’immediato, sulle potenzialità del bambino e, in prospettiva, sulla qualità dei suoi comportamenti adattivi dai quali dipende la qualità di vita dell’intero sistema famiglia. Oltre agli interventi domiciliari, il progetto prevede l’applicazione delle linee di intervento previste dal programma ABA presso il Centro Aias di Cicciano, che dispone di figure professionali già altamente specializzate. E per agevolare la mobilità dei bambini in cura, l’Ente Provincia di Avellino ha messo a disposizione un finanziamento che consente l’utilizzazione di un pulmino per il trasferimento e il trasporto dei piccoli pazienti in regime di semiconvitto o presso il Centro Aias di Cicciano. Il progetto, inoltre, prevede l’individuazione e la formazione di specifiche figure professionali, che saranno formate dall’azienda sanitaria per mezzo di corsi di formazione e master universitari, seguendo le linee guida sulle attività riabilitative per l’Autismo emanate dalla Regione Campania. Tali operatori, a loro volta, si faranno carico della formazione degli insegnanti che seguono i soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico. Il progetto, infine, prevede una sistematizzazione dei dati per verificare, scientificamente, i risultati, che saranno successivamente trasmessi al Settore Fasce Deboli della Regione Campania.

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