Autoritratto Leonardo, conto alla rovescia

Autoritratto Leonardo, conto alla rovescia
Mancano pochi giorni al grande evento. Il 2 gennaio arriverà ad Avellino, accolto dall’assessore alla cultura del Comune di Avellino, Salvatore Biazzo, dal sindaco Giuseppe Galasso, dal responsabile dell’Atb Consulting, Carmine Lepore e dalle autorità civili e militari del capoluogo, il dipinto a ol…

Autoritratto Leonardo, conto alla rovescia

Mancano pochi giorni al grande evento. Il 2 gennaio arriverà ad Avellino, accolto dall’assessore alla cultura del Comune di Avellino, Salvatore Biazzo, dal sindaco Giuseppe Galasso, dal responsabile dell’Atb Consulting, Carmine Lepore e dalle autorità civili e militari del capoluogo, il dipinto a olio, noto come ‘Autoritratto di Acerenza’, per le origini lucane della famiglia che lo possedeva. Si tratta di un olio su tavola di 60×44 centimetri, un’opera databile agli inizi del XVI secolo e con ogni probabilità da attribuire alla mano del grande Leonardo; l’opera è stata scoperta a Salerno, in possesso di una famiglia di Acerenza, piccolo comune in provincia di Potenza. L’autore del ritrovamento, Nicola Barbatelli, cultore della storia medievale, da sempre alla ricerca di opere d’arte inedite, ha ritrovato questo dipinto custodito nell’ambito di una collezione privata di Salerno, ove veniva riconosciuto come “ritratto di Galileo Galilei”. La sua intuizione, che nel quadro in realtà fosse ritratto Leonardo, sta ottenendo i più inattesi riscontri a sostegno dei quali vi sono relazioni di numerosi studiosi provenienti da diverse Università e Centri di Ricerca del mondo i cui risultati portano con convinzione a sostenere non solo che nel dipinto vi sia raffigurato Leonardo Da Vinci ma addirittura che l’opera sia stata realizzata proprio dalle mani dello stesso Leonardo. A conferma di questa tesi vi è una scritta sul retro del dipinto, che porta la dicitura “PINXIT MEA”, che secondo indagini scientifiche effettuate, ha lo stesso tratto utilizzato dall’artista nel codice Atlantico. Il completamento di questa serie di indagini sembra ormai aver accorciato di gran lunga la strada per l’attribuzione dell’opera in questione, modificando così convinzioni e credenze che a tutt’oggi circondano il mistero del grande Leonardo. La tavola mostra il volto e il busto di Leonardo di tre quarti, con un cappello in testa ed è tutt’ora custodito presso il Museo delle Antiche Genti di Lucania, a Vaglio di Basilicata (in provincia di Potenza). Le indagini fin’ora svolte sembrano confermare l’ipotesi: l’opera sarebbe da attribuire al grande maestro del Rinascimento Italiano.

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