Avellino, gioielli di “famiglia” in vendita: l’asta è un flop

AVELLINO – “La II^ Commissione Consiliare presieduta dell’avv. Massimo Preziosi, nella seduta svoltasi in data 18/10/12 avuta la presenza di tutti i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti nelle persone di Barretta Ottavio, Pellegrino Antonio e Savino Antonio; preso atto che con il D.L. del luglio 2012 convertito in Legge l’01/09/12 gli EE.LL. sono tenuti ad una ricognizione dei residui attivi fino all’anno 2006 per valutare la ragione della loro complessiva sussistenza ai fini dell’entità dell’iscrizione in bilancio; considerato anche che per effetto di tale Legge è previsto l’obbligo dell’accantonamento per gli anni successivi al 2006 in funzione del 25% del loro importo complessivo e della verifica dell’attendibilità delle ragioni della sussistenza del residuo attivo; preso atto che per i beni alienabili posti all’asta nella giornata odierna con una previsione di alcune decine di milioni di euro circa, il Comune di Avellino ha aggiudicato un solo bene per l’importo di € 30.000,00, invita l’Organo di revisione a riferire, con urgenza, sia per quanto emerge dai punti innanzi indicati che per quanto attiene alla prospettiva per l’omessa copertura delle spese appostate in relazione a tali alienazioni, quali effetti deriveranno dall’omesso reperimento di nuove risorse entro il 30/11/12, data prevista dalla citata Legge a pena di riconoscimento dello squilibrio finanziario”.

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