Avellino, randagismo: due provvedimenti della giunta

Su proposta dell’assessore all’Ambiente Giuseppe Ruberto, l’Esecutivo di Piazza del Popolo ha assunto due provvedimenti importanti per contrastare il fenomeno del randagismo in città. I due provvedimenti si sono resi necessari a fronte delle numerose sollecitazioni da parte dei cittadini e visto che il problema del randagismo ha assunto dimensioni rilevanti e qualche volta mette a rischio l’incolumità dei cittadini. Nel pieno rispetto della legge n.281 del 14 agosto del 1991 e delle derivanti disposizioni regionali, la Giunta municipale ha predisposto una significativo provvedimento per favorire l’adozione dei cani randagi ospitati nel canile convenzionato con il Comune. In particolare a chi adotterà un cane verrà concesso un contributo economico annuo di 700,00euro, cifra che corrisponde all’importo della Tares versata dal nucleo familiare adottante. L’attività di gestione del servizio di assistenza e di controllo sulle adozioni sarà espletato da una Associazione Protezionista di Volontariato a cui verrà riconosciuto un rimborso spese una tantum di 100,00 euro per ogni cande adottato. Nei prossimi giorni sarà approvato il disciplinare per la concessione di questi incentivi all’adozione dei cani e il dirigente del Settore Ambiente avvierà una campagna di informazione . “Ritengo si tratti di un iniziativa fondamentale per contenere e prevenire il problema del randagismo – spiega l’assessore Giuseppe Ruberto – Le misure che abbiamo adottato rispondono ai dettami che regolamentano la materia della tutela degli animali d’affezione e prevenzione del fenomeno del randagismo e assicurano il principio del diritto alla vita dei cani. Il nostro obiettivo è assicurare maggiore tranquillità alle tante persone che ogni giorno percorrono a piedi la città di Avellino, ma allo stesso tempo si offrono interventi di assistenza ai cani che ne migliorano le condizioni di vita”. Intanto per quanto riguarda la Tares il Comune di Piazza del Popolo intende parametrare questo incentivo all’importo della Tares versata dal cittadino adottante nell’anno di affidamento e negli anni successivi di mantenimento dell’animale. Quello dell’adozione è un provvedimento che assume una evidente rilevanza economica e civica. Prima di tutto attraverso gli inventivi di volontariato, che vanno a sostituire o ad integrare l’intervento pubblico, l’Amministrazione può ridurre i costi onerosissimi che sostiene da anni per il mantenimento dei cani randagi catturati e custoditi presso strutture private convenzionate. Va,inoltre, evidenziato il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei cittadini e delle associazioni nell’ambito di una politica che privilegia la cittadinanza attiva. ” Nei prossimi giorni provvederemo anche a diffondere, attraverso il sito web del Comune di Avellino, le foto dei cani in adozione e avvierò una serie di contatti con le Associazioni al fine di siglare un Protocollo d’Intesa utile ad avviare il monitoraggio dei cani e verificarne anche lo stato di salute e di eventuale pericolosità. Una condizione fondamentale per realizzare l’altro provvedimento che è quello della sterilizzazione dei cani randagi- prosegue l’assessore all’Ambiente – Un intervento piuttosto articolato che prevede il coinvolgimento dei veterinari dell’Asl”. Infatti dovrà essere proprio l’Asl, una volta effettuato l’intervento di sterilizzazione del cane e terminata la fase post – operatoria, a dovere accertare la non sussistenza di condizioni di pericolosità per uomini, animali e cose e riconoscere al cane il diritto di essere animale libero. Solo in queste condizioni questo animale sarà definito cane di quartiere, così come prevede l’articlo 10 della L. R. Campania n. 16 / 2001. Anche in questo caso sarà realizzato un fronte sinergico con le associazioni di volontariato che dovranno proporre al servizio veterinario dell’Asl il riconoscimento dei singoli animali. Una volta sterilizzati e reimmessi sul territorio i cani di quartiere verranno inseriti nell’anagrafe canina, saranno tatuati o riconosciuti a nome del comune di appartenenza e saranno dotati di un segnale ben visibile. Ogni cane sterilizzato verrà dotato di un collarino di riconoscimento e dotato di un microchip. Nel periodo di custodia di quei cani non rivendicati dal proprietario, inoltre, si provvederà ai trattamenti terapeutici e antiparassitari necessari e si avvieranno condizioni per una loro adozione. Sempre il canile convenzionato con il Comune provvederà alle cagne in gravidanza e ai cuccioli da destinare in adozione; così come i cani che verranno ritenuti aggressivi e inidonei alla socializzazione con l’uomo o affetti da malattie saranno trattenuti, accuditi e curati al’interno della struttura.

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