Avellino-Rocchetta, la nota di Idv

A seguire vi proponiamo il testo integrale della nota emanata dal coordinamento provinciale di Italia dei Valori: “Chiedersi oggi perché chiude la tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta è domanda retorica. La lenta agonia del trasporto ferroviario in Irpinia giunge al capolinea dopo anni di approssimazione e tirare a campare. Questa volta il tanto osannato intervento dall’alto non c’è stato e difficilmente arriverà considerato il clima politico nel paese in generale e la staticità dei nostri eletti in parlamento. E’ stato così con gli ospedali, con i rifiuti napoletani ed ora se c’era bisogno di conferma ecco l’ennesima soppressione che aggiunge un altro tassello alla strategia di isolamento cui la nostra provincia è vittima da anni. Si va avanti a colpi di “ristori economici” in virtù del fatto che tanto disastrate sono le casse degli enti locali che si accetta di barattare ogni sopruso con i famosi 4 denari. Per l’Avellino – Rocchetta le cose stanno però diversamente. Si chiude e basta senza ne compensi ne corse sostitutive. La logica aziendale di Rete Ferroviaria Italiana valuta la tratta in questione come un “ramo secco” ivi compresa la stazione ferroviaria di Avellino più volte in procinto di essere chiusa. Il trasporto su rotaia in Irpinia non produce utili, non c’è utenza sufficiente a coprire i costi di gestione e quindi va abolito. In economia il valore affettivo, i ricordi, contano poco ed ecco che dove non c’è profitto non vi è ragione di esistere. Il concetto non è contestabile. E’ invece da condannare chi per anni ha preferito soprassedere su una situazione che si sapeva prima o poi sarebbe stata affrontata con decisioni drastiche. E’ politicamente da censurare il comportamento di chi dal 2007 continua a nascondere il progetto dell’Associazione temporanea di scopo”costituita da 36 comuni della provincia di Avellino che si proponeva di valorizzare le risorse storiche,architettoniche ed enogastronomiche delle aree interessate al transito della linea ferroviaria in questione. E’ deplorevole l’atteggiamento di chi oggi piange per i tagli imposti dal governo centrale ma poi non utilizza i fondi del cd. Piano strategico che sia in provincia che al comune capoluogo ritornano alla regione Campania ignorando la possibilità di tenere in considerazione lo stanziamento anche per salvare l’Avellino –Rocchetta. E’ semplicemente assurdo che negli anni passati nessuno ha mosso un dito per verificare se sussistevano le condizioni per l’adeguamento della rete ferroviaria irpina all’alta velocità. Il coordinamento provinciale dell’Italia dei Valori pur apprezzando le iniziative di questi giorni a sostegno dell’Avellino-Rocchetta si fa portavoce della necessità di convocare un tavolo istituzionale tra tutte le parti in causa, da Reti Ferroviarie Italiane al comune e alla provincia di Avellino con la presenza dell’assessore regionale ai trasporti al fine di fare chiarezza su una vicenda il cui destino sembra essere già segnato prima ancora di essere scritto”.

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