Avellino, Tarsu: l’aumento è del 16%

Avellino, Tarsu: l’aumento è del 16%

“L’aumento della Tarsu per l’anno 2010, che nel caso del Comune di Avellino ammonta al 16%, è conseguenza diretta della politica attuata dal Governo centrale. La legge 26, dello scorso 26 febbraio, che ha convertito il decreto legge 195/2009, è chiara. All’articolo 3 recita testualmente: i costi dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti, di competenza delle amministrazioni territoriali, trovano integrale copertura economica nell’imposizione dei relativi oneri a carico dell’utenza”. L’assessore all’Ambiente del Comune di Avellino, Gianluca Festa, e l’assessore al Bilancio, Guido D’Avanzo, nel confermare l’incremento della Tarsu, chiariscono che, in base al nuovo dispositivo di legge, per l’anno 2010, nella regione Campania, la Tarsu è calcolata dai comuni sulla base di due distinti costi. Il primo è elaborato dalle province, anche per il tramite delle società provinciali, che forniscono ai singoli comuni ricadenti nel proprio ambito territoriale le indicazioni degli oneri relativi alle attività di propria competenza afferenti al trattamento, allo smaltimento e al recupero dei rifiuti. Il secondo è, invece, elaborato dai comuni sulla base delle attività di propria competenza. I comuni determinano gli importi dovuti dai contribuenti a copertura totale dei costi derivanti dal complessivo ciclo di gestione dei rifiuti. “Attualmente – spiegano Festa e D’Avanzo – il Comune di Avellino garantisce lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti in città, nonché la selezione e lo smaltimento della frazione differenziata. Alla Provincia compete, invece, lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Fino all’ano scorso, prima cioè che entrasse in vigore il decreto 195 convertito con la legge 26/2010, per non gravare eccessivamente sulle tasche dei cittadini, il Comune di Avellino garantiva la copertura di alcune spese del ciclo di gestione dei rifiuti con propri fondi. Adesso, per legge, ciò non è più possibile e, dunque, anche questo segmento dovrà essere caricato sulla Tarsu e, dunque, sui cittadini. Da qui si è determinato l’aumento del 16%”.

SPOT