Accrescere gli investimenti in irpinia, sostenendo il credito e lo sviluppo delle imprese agricole. E’ l’obiettivo dell’accordo tra Banco di Napoli Intesa SanPaolo e Coldiretti, presentato nel corso del Road Show dedicato alle imprese del settore agroalimentare. Secondo i dati presentati questa mattina dal Centro Studi del Banco di Napoli, il fatturato mostra per il settore agroalimentare una crescita più lenta nel periodo 2011-2014 e un 2015 in affanno (-0,4%) con effetti negativi sulla redditi… |
Accrescere gli investimenti in irpinia, sostenendo il credito e lo sviluppo delle imprese agricole. E’ l’obiettivo dell’accordo tra Banco di Napoli Intesa SanPaolo e Coldiretti, presentato nel corso del Road Show dedicato alle imprese del settore agroalimentare. Secondo i dati presentati questa mattina dal Centro Studi del Banco di Napoli, il fatturato mostra per il settore agroalimentare una crescita più lenta nel periodo 2011-2014 e un 2015 in affanno (-0,4%) con effetti negativi sulla redditività. Cresce il distretto alimentare di Avellino specializzato nella produzione di conserve, con una crescita del +15% nel 2014 e del +8,8% nel 2015. L’irpinia si conferma anche area a forte vocazione internazionale soprattutto verso l’area Extra UE: 40% contro il 37,7% del mezzogiorno e il 34,6% dell’Italia. Il settore dei prodotti da forno e pasta pesa oltre il 32% del comparto regionale, sia in termini di unità locali che di addetti. Il punto di forza del settore agroalimentare irpino è rappresentato dalla presenza dei marchi dop – igp, dalla diversificazione dell’attività agricola, l’attenzione all’ambiente, l’impiego di una manodopera più qualificata e giovane rispetto alle altre aree campane. “E’ necessario sostenere la filiera agricola e agroalimentare con interventi finanziari mirati – ha commentato il direttore di Coldiretti Avellino, Salvatore Loffreda – Banco di Napoli Intesa Sanpaolo ha messo in campo strumenti idonei per accompagnare le imprese che intendono investire nel settore agricolo e agroalimentare. Vogliamo dare un segnale forte alle imprese, un’iniezione di fiducia al sistema e contribuire al rilancio e alla competitività, anche internazionale, dell’agricoltura irpina”.