“La città di Avellino, la nostra città, ha bisogno di luoghi e spazi comuni destinati ad attività con finalità di solidarietà e di cittadinanza attiva, che risponda ad esigenze condivise. Ci sono spazi oggi dal ricco potenziale sociale, ma che si ha difficoltà a gestire, anche a causa del periodo di profonda crisi che stiamo attraversando. Lo scrive, in una nota, l’Arci di Avellino che si dice preoccupato per il sempre maggiore distacco dalla sfera civica di quella nutrita parte di cittadini che in altri tempi partecipava attivamente alla vita collettiva, soprattutto dopo il periodo pandemico che ha inficiato negativamente sulle relazioni interpersonali.
“È doveroso da parte nostra fare presente alla comunità avellinese e alle sue Istituzioni che il problema è delicato e necessita, oggi più che mai, della massima attenzione. In quanto comitato provinciale Arci siamo a disposizione per favorire la promozione del vivere in comunità e per la comunità, collaborando con enti e istituzioni.
Siamo circoli e associazioni in cui ogni giorno le persone si incontrano, condividono idee e passioni, si divertono e si impegnano per un mondo più giusto. Promuoviamo cultura, socialità, diritti, solidarietà, partecipazione, democrazia. I nostri associati si prendono cura dei luoghi in cui vivono, tramandando abitudini e mescolando culture. Da anni – prosegue – la rete Arci opera sul territorio della città di Avellino e in provincia, occupandosi tra l’altro di minori, adolescenti e giovani, offrendo risposte e proposte educative a sostegno dei singoli percorsi di crescita. Diviene perciò indispensabile ricostruire spazi per l’aggregazione sociale e culturale in ambienti decorosi e funzionali.
Anche per questo motivo vogliamo contribuire ad uno specifico progetto a favore della città di Avellino, perché si possa avere un luogo dove l’ascolto e la lettura dei bisogni possa generare azioni e realizzazioni in grado di interpretare al meglio le diverse istanze educative. Uno spazio idoneo a sostenere il bisogno di costruire identità e soggettività, attraverso il recupero di momenti di socialità, di laboratori musicali, teatrali, artigianali.
L’appello che desideriamo condividere con la comunità avellinese si rivolge all’Amministrazione comunale, affinché scelga di applicare gli strumenti giuridico-amministrativi esistenti nella normativa comunale per assegnare quegli immobili inutilizzati, che potrebbero certamente costituire dei poli aggregativi e sociali, che potrebbero contribuire alla riqualificazione del territorio e alla creazione di valori condivisi, incentivando quindi attività che possano favorire lo sviluppo delle comunità di riferimento.
Abbiamo appreso dalla stampa la notizia che la casetta nel parco “Di Nunno” sia tornata nella disponibilità del comune, la nostra proposta è quella di consegnare alla Città un luogo sociale. Siamo disponibili a prendercene cura e ci candidiamo ad attivare progettualità dedicate per renderla un centro culturale e associativo fruibile per tutta la cittadinanza, attraverso percorsi di partecipazione che coinvolgano e promuovano attività di valorizzazione e rigenerazione di tutta l’area circostante, a cominciare proprio dal parco Di Nunno”.