Caso Bogart, il solofrano Maffei contro il sindaco De Luca

SALERNO – Il “Bogart”, il locale di proprietà del solofrano Maurizio Maffei, finisce nell’occhio del ciclone per i troppi disagi che reca ai residenti. Il sindaco Vincenzo De Luca con una lettera indirizzata al questore di Salerno ha sollecitato “un intervento urgente ed immediato che ponga fine ai numerosi disagi che i cittadini residenti subiscono a causa delle attività del locale pubblico Bogart”. “I residenti, si legge nella nota di De Luca, hanno più volte segnalato all’Amministrazione Comunale la sosta selvaggia degli autoveicoli, gli schiamazzi degli avventori, l’emissione di musica a tutto volume ben oltre gli orari consentiti dai regolamenti comunali in materia. Tutto questo, insieme agli inaccettabili disagi patiti dalla popolazione, genera altresì numerose problematiche di ordine pubblico e di sicurezza personale e collettiva”. Pronta la replica di Maffei: “Il Bogart ha un gestore con nome e cognome che vive quotidianamente il locale e la sua attività, cercando di sopravvivere in un grande momento di crisi economica che rischia di penalizzare fortemente anche le politiche culturali e sociali”. Ed ancora. “Il Bogart non è causa di disagi. Spesso abbiamo messo addirittura a disposizione delle forze dell’ordine il nostro sistema di videosorveglianza per fare luce su eventi accaduti all’esterno del locale quando quest’ultimo era chiuso. Chiedo scusa a tutti i cittadini e a tutti i residenti, se per 50 sere all’anno (purtroppo la mia è una attivita stagionale) il Bogart ha potuto creare qualche disagio. Noi facciamo il nostro dovere, garantiamo sano divertimento e sicurezza ai nostri clienti. E,credetemi cari cittadini, i sacrifici sono tanti! Invito le autorità politiche a venirmi a trovare al Bogart: sono a disposizione per ogni chiarimento. Ma qualora non dovesse accadere, non mi preoccuperei: lo comprenderei. I voti sono importanti per la classe politica ma per alcuni politici la necessità di un attacco pubblico è più importante dell’accertamento della verità”.

SPOT